Internet Governance Forum: il consigliere federale Cassis chiede il coinvolgimento di tutti gli attori nel dibattito sull’uso delle tecnologie digitali

Berna, 26.11.2019 - Nel quadro dell’Internet Governance Forum (IGF) di quest’anno, a Berlino, la Svizzera si batte a favore di regole ragionevoli in materia di governance digitale su questioni economiche, di sicurezza e inerenti ai diritti umani. Il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha auspicato un «approccio svizzero» attraverso il quale tutti gli attori e i gruppi di interesse affrontino insieme le questioni legate alle tecnologie digitali. Ginevra offre già oggi i presupposti migliori per attuare un simile approccio multistakeholder –pluripartitico- in grado di creare ponti tra tutti i responsabili delle decisioni.

La digitalizzazione concerne tutti gli aspetti della vita e offre grandi vantaggi e opportunità. Allo stesso tempo, però, porta con sé nuove sfide. La sfera privata viene meno, ci sono persone che perdono piede nella vita lavorativa e l’intelligenza artificiale minaccia di dominare quella umana. Le tecnologie digitali sono diventate uno strumento di geopolitica, non senza timore che possano essere utilizzate per influenzare l’opinione pubblica, manipolare le elezioni e spiare i cittadini e le cittadine. Alcuni Paesi fissano inoltre limiti sempre più rigorosi in Internet e utilizzano le tecnologie digitali per monitorare la popolazione. Questo, e il fatto che l’influenza di singole aziende sta aumentando, minaccia la visione di uno spazio digitale (cyberspazio) aperto, libero e sicuro, che la Svizzera si è impegnata a realizzare.

«Dobbiamo far sì che le tecnologie digitali siano incentrate sulle persone e dobbiamo costruire la fiducia», ha detto il consigliere federale Cassis all’IGF. A tal fine, occorre intensificare la cooperazione internazionale e l’impegno politico. Per favorire un cyberspazio aperto, libero e sicuro, si deve rafforzare la governance internazionale, ossia le regole prodotte dall’azione coordinata della comunità internazionale. «L’attuale quadro istituzionale non è più sufficiente», ha dichiarato Ignazio Cassis.

Il capo del DFAE ha elogiato l’IGF come piattaforma per individuare nuovi temi e discutere di possibili soluzioni. Sarebbe tuttavia necessario coinvolgere nello scambio altri attori che collaborano in modo interdisciplinare. «Tutti gli attori coinvolti e i gruppi d’interesse devono lavorare insieme per trovare soluzioni: dobbiamo riuscire a trasformare i nostri dibattiti in decisioni politiche e risultati economici e sociali concreti», ha puntualizzato, definendo questo modus operandi «un tipico approccio svizzero».

Come esempio di tale approccio multistakeholder, il consigliere federale ha citato il «Geneva Dialogue on Responsible Behaviour in Cyberspace». Nel quadro di questo dialogo, lanciato dal DFAE lo scorso novembre, le imprese di tutte le regioni del mondo dovranno interagire per sviluppare codici di condotta. Ginevra svolge già oggi un ruolo importante nella politica digitale globale, ha continuato il consigliere federale Cassis. Il Governo svizzero intende ampliare ulteriormente questo ruolo e fare di Ginevra un polo dei dibattiti globali sulla digitalizzazione e la tecnologia.

Il capo del DFAE ha sottolineato che la diplomazia digitale è una componente importante della nuova strategia di politica estera della Svizzera e un aspetto centrale della Visione per la politica estera della Svizzera nel 2028. La Svizzera si affida alla sua solida esperienza nei processi di promozione della pace. «Vogliamo portare sempre più i nostri buoni uffici anche online» ha affermato il consigliere federale.

Strategia «Svizzera digitale»

La Svizzera ha dato un contributo determinante allo sviluppo dell’IGF come forum di dialogo per tutti gli aspetti della digitalizzazione sin dalla sua fondazione nel 2006. Anche in Svizzera si seguono da vicino gli sviluppi della digitalizzazione. Dal 1998, sono in vigore direttive strategiche su come gestire la digitalizzazione e nel 2016 è stata adottata la strategia «Svizzera digitale», che definisce le linee guida dell’azione governativa nel settore della digitalizzazione, con l’obiettivo di garantire pari opportunità per tutti e rafforzare la solidarietà, garantire sicurezza, fiducia e trasparenza, potenziare l’alfabetizzazione digitale e assicurare il valore aggiunto della digitalizzazione, la crescita e il benessere.

La Strategia sarà attuata in maniera decentrata e gestita da un gruppo di coordinamento interdipartimentale presieduto dall’Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM), il cui direttore Philipp Metzger ha rappresentato ieri la Svizzera in un incontro dei ministri del digitale nell’ambito dell’IGF.


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