Cronologia dell'iniziativa per la soppressione del canone radiotelevisivo

Dossier archiviato: stato al 04.03.2018


Il 4 marzo 2018 il popolo ha respinto l'iniziativa popolare "Sì all'abolizione del canone radiotelevisivo" (abolizione del canone Billag)". Depositato a fine 2015, il testo dell'iniziativa chiedeva alla Confederazione di abolire il canone di ricezione per la radiotelevisione e di smettere di sovvenzionare i canali radiotelevisivi. Il Consiglio federale, il Consiglio degli Stati e il Consiglio nazionale raccomandavano di respingere il testo.

29.9.2017: votazione finale

Il Consiglio nazionale respinge l’iniziativa con 129 voti contro 33 e 32 astensioni, il Consiglio degli Stati con 41 voti contro 2 e 1 astensione.

14 e 25.9.2017: Dibattiti in Consiglio nazionale

Il Consiglio nazionale respinge l'iniziativa con 122 voti contro 42 e 15 astensioni. Per quanto riguarda il controprogetto per una riduzione del canone a 200 franchi il Consiglio nazionale decide di non entrare in materia (108 voti contro 70, 2 astensioni).


4.7.2017: seduta della Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio nazionale (CTT-N)

La CTT-N propone alla propria Camera di raccomandare il rigetto dell'iniziativa. Soltanto una minoranza dei membri intende opporre all'iniziativa un controprogetto diretto. Prima di trattare il dossier, la CTT-N aveva chiesto all'UFCOM di redigere due rapporti complementari. Il primo presenta due varianti di preventivo: una con un miliardo di franchi di proventi da versare alla SSR, l'altra con proventi per 750 milioni di franchi. Il secondo rapporto fornisce dettagli sull'articolo 93 della Costituzione federale.


8.3.2017: dibattito al Consiglio degli Stati

Il Consiglio degli Stati segue il parere del Consiglio federale e raccomanda all'unanimità il rigetto dell'iniziativa popolare.


30.1.2017 e 21.2.2017: sedute della Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio degli Stati (CTT-S)

Dopo aver svolto un'ampia audizione e aver chiesto informazioni supplementari all'Amministrazione durante la sua seduta del 30 gennaio 2017, la CTT-S propone alla propria Camera, con decisione unanime, di raccomandare il rigetto dell'iniziativa. Al contempo rileva quanto sia importante che in una democrazia diretta come quella svizzera si offra un servizio informativo esaustivo e obiettivo. La Commissione rammenta inoltre che è necessario tenere conto delle diverse regioni linguistiche e che il canone garantisce l'attività delle radio e televisioni locali. La CTT-S ritiene che un'eventuale abolizione del canone rimetterebbe in discussione il servizio pubblico e non comporterebbe in alcun modo una diminuzione degli oneri finanziari degli utenti.


19.10.2016: Consiglio federale

Il Consiglio federale adotta il messaggio relativo all'iniziativa popolare federale "Sì all'abolizione del canone radiotelevisivo (Abolizione del canone Billag)" e raccomanda al Parlamento di respingere tale iniziativa. Il Consiglio federale sottolinea, come aveva già affermato nel suo rapporto sulla verifica della definizione e delle prestazioni del servizio pubblico del 17 giugno 2016, che la Svizzera necessita di un servizio pubblico di qualità in tutte le regioni linguistiche del Paese. Con l'abolizione del canone di ricezione la SSR e le emittenti private, che attualmente beneficiano di una parte dei proventi del canone, non sarebbero più in grado di adempiere il proprio mandato.


11.12.2015: deposito dell'iniziativa

L'iniziativa popolare federale "Sì all'abolizione del canone radiotelevisivo (Abolizione del canone Billag)" è depositata l'11 dicembre 2015 con 112 191 firme valide. Il suo obiettivo è abolire il canone di ricezione per le emittenti radiotelevisive titolari di una concessione con un mandato di prestazioni.

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