- Ogni economia domestica di tipo privato deve pagare un unico canone. Risponde solidalmente del pagamento del canone ogni persona maggiorenne appartenente all'economia domestica.
- Il canone è da versare interamente: non si fa distinzione tra canone per la ricezione radiofonica e canone per la ricezione televisiva. L'obbligo di pagare il canone non dipende fondamentalmente dalla disponibilità di apparecchi atti alla ricezione di programmi radiofonici o televisivi (radio, televisore, smartphone, tablet o computer con accesso a Internet).
- È tenuta a pagare il canone una persona che non ha un domicilio principale in Svizzera e per la quale l'economia domestica costituisce il domicilio secondario.
- Basi legali: articoli 69 e 69a della legge federale sulla radiotelevisione (LRTV; RS 784.40).
Domande frequenti
Il sistema del canone per le economie domestiche di tipo privato e le collettività
Il canone è riscosso indipendentemente dal possesso di un apparecchio di ricezione. Tutte le economie domestiche di tipo privato e le collettività devono in linea di principio pagare il canone.
a) Per le economie domestiche di tipo privato è di 335 franchi all'anno;
b) per le collettività (case per anziani e case di cura, case per studenti, istituti per l'esecuzione delle pene, internati, alloggi per richiedenti l'asilo, ecc.) è di 670 franchi all'anno;
c) per le imprese vige un sistema tariffario scaglionato.
Grazie al canone è possibile offrire in tutte le regioni linguistiche del Paese un ventaglio variato di programmi equivalenti. La maggior parte del canone è destinata alla SSR, ma anche le emittenti radiotelevisive locali e regionali di tutte le regioni linguistiche ne traggono beneficio.
Le collettività sono per esempio case per anziani e di cura, ospedali, case per studenti, istituti per l'esecuzione delle pene. L'articolo 2 dell'ordinanza sull'armonizzazione dei registri (OArRa; RS 431.021) elenca in modo esaustivo i tipi di collettività. Una collettività paga un canone annuo di 670 franchi. Il pagamento del canone compete ai responsabili della collettività.
Se una collettività è assoggettata all'imposta sul valore aggiunto e raggiunge una cifra d'affari annua di almeno 500'000 franchi, è inoltre assoggettata al pagamento del canone per le imprese.
Obbligo di pagare il canone
Sì. Una riduzione del canone non è prevista dalla legge. In linea di principio il canone è dovuto indipendentemente dalla presenza di un apparecchio di ricezione (radio o televisione) nell'economia domestica.
Sì. Ogni economia domestica deve pagare il canone, indipendentemente dai programmi radio e/o televisivi di cui fruisce.
Sì. L'obbligo di pagare il canone è indipendente dal possesso di un apparecchio di ricezione.
Annuncio ed esenzione
No. Tutte le economie domestiche ricevono automaticamente una fattura da Serafe.
No. Per emettere la fattura l'organo di riscossione Serafe si basa sui dati forniti dai registri degli abitanti dei Cantoni e dei Comuni. In caso di trasferimento è importante comunicare immediatamente questa informazione all'Ufficio controllo abitanti.
Le economie domestiche di tipo privato in cui vive una persona che
- beneficia di prestazioni annue complementari all'AVS o all'AI secondo l’art. 69b cpv. 1 lett. a LRTV;
- è titolare di una carta di legittimazione del Dipartimento federale degli affari esteri ai sensi secondo gli artt. 69b cpv. 1 lett. b LRTV e 61 cpv. 3 ORTV;
- è sordocieca (purché all'economia domestica di tipo privato non appartenga un'altra persona soggetta all'obbligo di pagare il canone) secondo l’art. 61 cpv. 4 ORTV.
I beneficiari di prestazioni annue complementari all'AVS o all'AI sono esentati in modo retroattivo da quando la prestazione complementare ha iniziato a essere percepita, al massimo per i cinque anni precedenti (e al più presto dal momento dell'introduzione del nuovo canone radiotelevisivo il 1°gennaio 2019). Se nessuna domanda di esenzione è stata presentata alla Billag SA, nessuna esenzione può essere concessa prima dal 1° gennaio 2019.
No, soltanto le persone che percepiscono prestazioni complementari annue all'assicurazione per la vecchiaia, i superstiti e l'invalidità possono essere esentate dall'obbligo di pagamento del canone. L'esenzione si applica alle economie domestiche di queste persone. Nel caso dell'aiuto sociale il nuovo canone radiotelevisivo, come avveniva per il canone di ricezione, è già incluso nel fabbisogno di base per il sostentamento.
No. La casa per anziani o di cura è considerata una collettività e deve pagare il canone per le collettività per i suoi membri. Il canone viene pertanto versato direttamente dall'istituto. E questo supponendo che il domicilio principale del vostro padre sia nell’istituto (e non in un altro luogo).
No. Il canone pagato da un'economia domestica vale per il domicilio principale e per un domicilio secondario, indipendentemente dal fatto che venga utilizzato da uno oppure da più membri dell'economia domestica.
(Eccezione: se il domicilio principale è all'estero, una persona è soggetta all'obbligo di pagamento del canone per il domicilio secondario in Svizzera).
No. Il canone deve essere pagato soltanto per il domicilio principale. I membri di questa economia domestica che abitano alcuni giorni alla settimana in un altro luogo non devono pagare una seconda volta il canone.
Sì, Le sarà restituito l'importo per questo lasso di tempo. Ecco come funziona: l'ufficio del controllo abitanti comunica a Serafe la partenza della Sua economia domestica e il trasferimento all'estero. Per il rimborso dell'importo dovrà comunicare a Serafe il proprio conto bancario.
Di regola non è possibile. Viene rimborsato soltanto a chi rinuncia al domicilio in Svizzera e si trasferisce all'estero. Chi mantiene il domicilio in Svizzera non può essere esentato dal canone.
No. Chi si trasferisce solo temporaneamente all'estero e non abbandona il suo domicilio in Svizzera continua ad essere assoggettato al canone radiotelevisivo.
È esentato dal canone solo chi non ha né domicilio principale, né domicilio secondario in Svizzera.
Se la persona deceduta era l’unica persona maggiorenne dell'economia domestica e questa ha già pagato la fattura per dodici mesi, gli eredi hanno diritto al rimborso dell'importo versato in eccesso, perché l'economia domestica della persona deceduta è considerata sciolta l'ultimo giorno del mese in cui avviene il decesso (art. 69a cpv. 5 LRTV). Affinché gli eredi possano far valere i loro diritti, è necessario inviare il certificato ereditario e le coordinate bancarie a SERAFE.
Ultima modifica 01.01.2021
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