Sì alla revisione della LRTV

Dossier archiviato: stato 14.06.2015


Il 14 giugno 2015 il popolo ha accettato la revisione della legge federale sulla radiotelevisione (LRTV). Il sistema di riscossione del canone sarà così adeguato al mutato contesto tecnologico e la fattura annuale per le economie domestiche diminuirà. Le radio e le televisioni locali potranno disporre di mezzi finanziari più cospicui.

Affinché si possano applicare le nuove disposizioni della LRTV devono essere effettuati ancora alcuni lavori preparatori. L'UFCOM metterà in consultazione l'ordinanza sulla radiotelevisione, che disciplina le modalità di applicazione della legge, prima di sottoporla al Consiglio federale. Successivamente bisognerà indire un concorso pubblico per designare il nuovo organo di riscossione, in modo che il nuovo sistema possa essere introdotto tra la metà del 2018 e l'inizio del 2019. Le altre disposizioni, come ad esempio l'aumento della quota di partecipazione al canone destinata alle emittenti radiotelevisive locali, possono essere applicate a partire da metà 2016.



Numerosi apparecchi elettronici, come smartphone, computer e tablet, permettono al giorno d'oggi di ascoltare la radio e guardare la televisione. L'attuale sistema di riscossione del canone, basato sul possesso di un apparecchio di ricezione, ormai è sorpassato. La revisione prevede dunque un canone generalizzato. Il vantaggio per la maggior parte delle economie domestiche sarà una più ampia ripartizione del finanziamento, che si tradurrà in un ribasso della fattura annuale per la ricezione dei programmi radiotelevisivi da 451 a 400 franchi circa. Anche la gran parte delle imprese sarà agevolata da questo cambiamento: quelle con una cifra d'affari non superiore a 500'000 franchi sono esentate dal canone. Questo cambiamento riguarda i tre quarti delle imprese...

In aggiunta:

  • le persone che ricevono prestazioni complementari all'AVS/AI continuano a essere esonerate;
  • le economie domestiche pagano il canone una volta sola: nessun contributo è più riscosso per le abitazioni secondarie;
  • le economie domestiche che effettivamente non possiedono nessun apparecchio che permetta di ascoltare la radio o guardare la televisione non pagano il canone per un periodo transitorio di cinque anni;
  • ciascuna impresa paga il canone una volta sola, a prescindere dal fatto che abbia filiali o meno;
  • nessuna visita di controllo sarà più effettuata presso economie domestiche o imprese.

Con la revisione della legge aumentano i fondi a disposizione delle radio e delle televisioni locali e si agevolano le condizioni per il rilascio delle concessioni.

Inoltre, le emittenti radiofoniche e televisive locali:

  • ricevono una quota di partecipazione al canone più consistente, fino al 6 per cento, contro l'attuale 4 per cento, in altre parole 27 milioni di franchi in più l'anno;
  • ottengono mezzi finanziari supplementari per la formazione, il perfezionamento e il passaggio alla ritrasmissione digitale;
  • beneficiano di una procedura semplificata per il rilascio delle concessioni.
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