Il servizio universale garantisce che in tutta la Svizzera siano disponibili dei servizi di base in materia di telecomunicazioni ad un prezzo ragionevole e che soddisfino determinati criteri in materia di qualità. La sua fornitura è garantita da una concessione, attribuita in principio a seguito di un bando pubblico indetto dalla Commissione federale delle comunicazioni (ComCom). Il contenuto del servizio universale è esaminato periodicamente dal Consiglio federale.
La concessionaria del servizio universale deve mettere a disposizione dei clienti diversi servizi di telecomunicazione, ossia:
il servizio telefonico pubblico (effettuare e ricevere, in tempo reale, chiamate telefoniche nazionali e internazionali utilizzando uno o tre numeri telefonici);
un'iscrizione nell'elenco del servizio telefonico pubblico (le economie domestiche hanno diritto a due iscrizioni gratuite);
il servizio di accesso a Internet che garantisca una velocità di trasmissione di 10/1 Mbit/s (in casi eccezionali questa velocità può essere ridotta);
servizi destinati alle persone audiolese, ipovedenti e con difficoltà motorie (servizi di trascrizione, di intermediazione di messaggi brevi – SMS, di intermediazione tramite videotelefonia nonché l'elenco e il servizio di commutazione).
- I seguenti elementi sono stati soppressi nella nuova concessione:
- - i collegamenti analogici e ISDN;
- - la trasmissione via fax;
- - i servizi di trasmissione di dati su banda stretta;
- - il blocco delle comunicazioni in uscita;
- - i telefoni pubblici (cabine telefoniche);
- - l'accesso ai servizi d'emergenza (obbligo che incombe a tutti i fornitori di servizi di telefonia pubblica).
- I seguenti elementi sono stati aggiunti alla nuova concessione:
- - un solo collegamento multifunzionale basato sulla tecnologia IP;
- - un servizio di intermediazione nel linguaggio gestuale tramite videotelefonia a favore dei non udenti.
Il Consiglio federale stabilisce regolarmente limiti massimi di prezzo per le prestazioni del servizio universale, validi in modo uniforme per tutta la zona di copertura della concessione. La concessionaria del servizio universale è tuttavia libera di applicare prezzi più bassi.
Dal 1° gennaio 2018 sono applicabili i seguenti prezzi massimi (IVA esclusa):
- Collegamenti:
- - messa in servizio di un collegamento: 40 franchi (tassa unica);
- - servizio telefonico pubblico con un solo numero telefonico e una o due iscrizioni nell'elenco (collegamento incluso): 23.45 franchi al mese;
- - servizio telefonico pubblico con tre numeri telefonici (collegamento incluso): 16.55 franchi al mese oltre all'importo previsto per il servizio telefonico pubblico con un solo numero telefonico (23.45 franchi al mese);
- - servizio di accesso a Internet (collegamento incluso): 45 franchi al mese;
- - servizio telefonico pubblico con un solo numero telefonico e una o due iscrizioni nell'elenco e servizio di accesso a Internet (collegamento incluso): 55 franchi al mese.
- Comunicazioni:
- - 7.5 centesimi al minuto per le comunicazioni nazionali su rete fissa;
- - 3.4 centesimi al minuto per i servizi di trascrizione per persone audiolese;
- - Queste comunicazioni sono fatturate al secondo e arrotondate ai successivi 10 centesimi.
Attualmente non occorre alcun finanziamento poiché l'attuale concessionaria ha rinunciato a chiedere un’indennità finanziaria. Se dovesse tornare sulla sua decisione, un canone sarà riscosso presso i fornitori di servizi di telecomunicazione, proporzionalmente alla loro cifra d'affari. Quelli la cui cifra d'affari non raggiunge un certo importo(,) saranno esonerati dal pagamento del canone.
La concessione per il servizio universale è attribuita all'impresa Swisscom che deve garantire le prestazioni del servizio universale sino alla fine del 2022.
Per ottenere un collegamento a banda larga occorre presentare una richiesta a Swisscom, l'attuale concessionaria del servizio universale.
In base alla concessione del servizio universale, Swisscom è tenuta a mettere a disposizione un collegamento a banda larga a un prezzo massimo di 45 franchi al mese (IVA esclusa). Questo collegamento deve consentire l'accesso a Internet a una velocità minima di 10 Mbit/s (download) e 1 Mbit/s (upload).
In alcuni casi eccezionali, la concessionaria è autorizzata a ridurre le prestazioni per un collegamento a banda larga e a limitarne la velocità. La concessionaria è libera di scegliere la tecnologia che ritiene più appropriata alla fornitura di una determinata prestazione. Occorre tenere presente che la concessionaria del servizio universale non è obbligata a fornire un accesso a banda larga se sul mercato un altro fornitore propone un'offerta alternativa comparabile.
Non è prescritta una tecnologia specifica per proporre il servizio universale. La concessionaria può dunque avvalersi delle tecnologie che più le sembrano appropriate.
Attualmente Swisscom copre oltre il 98 per cento del territorio con la tecnologia DSL. Nelle regioni scoperte, la concessionaria può scegliere la tecnologia senza filo più idonea (satellite, UMTS, HSPA, LTE) per poter offrire un collegamento a banda larga.
La velocità del collegamento può essere ridotta per ragioni tecniche o economiche. La tecnologia DSL utilizzata principalmente dalla concessionaria del servizio universale per offrire un collegamento a banda larga si scontra a volte con limiti tecnici, si pensi alla distanza troppo elevata tra l'abbonato e la centrale telefonica. D'altro canto, in alcune regioni la messa a disposizione di una linea DSL può richiedere investimenti cospicui. In questo caso, la concessionaria può scegliere di offrire il servizio tramite altre tecnologie meno onerose, riducendo così il costo del servizio universale.
Il funzionamento del collegamento tramite tecnologia DSL dipende dalla distanza che separa l'abbonato dalla centrale telefonica. Se questa distanza è troppo elevata, anche in zona urbana può succedere che la velocità di accesso a Internet sia limitata. In taluni casi, il collegamento a banda larga può essere offerto tramite altre tecnologie come il satellite, rete mobile o impianti ponte radio.
Il contenuto del servizio universale è definito dal Consiglio federale, che ha deciso di non includervi la telefonia mobile, partendo dalla constatazione che non è stato necessario intervenire sul piano regolamentare affinché il mercato della telefonia mobile si sviluppasse in modo soddisfacente nel nostro Paese. Dalla liberalizzazione, la nascita e l'espansione della concorrenza ha/hanno prodotto gli effetti desiderati. Attualmente, le reti mobili sono disponibili a tutta la popolazione e gli utenti hanno accesso sul mercato a numerose offerte in grado di rispondere al meglio alle loro esigenze.
Le prestazioni del servizio universale soggiacciono a criteri di qualità e il termine di messa in servizio del collegamento del servizio universale deve rispettare questi criteri. In linea di massima, il 99 per cento dei collegamenti che non necessitano di una modifica fisica sono messi in servizio nell'arco di sette giorni. Si tratta però di valori annui medi che la concessionaria del servizio universale deve rispettare, non sono dunque applicabili a un caso concreto.
In linea di massima le prestazioni del servizio universale devono essere offerte fino al punto d'entrata dell'edificio. Il collegamento fino all'edifico è quindi a carico della concessionaria, mentre il proprietario dell'edificio si assume i costi dell'installazione interna. Se l'edificio è situato fuori da una zona abitata, il proprietario deve assumersi le spese d'installazione che oltrepassano i 20 000 franchi.
In questo caso il cliente può rivolgersi a Swisscom per chiedere un adeguamento della banda passante a 10 Mbit/s (download) e 1 Mbit/s (upload). Se Swisscom non può aumentare la velocità per ragioni di natura tecnica o economica, il cliente ha il diritto di chiedere un’alternativa, tramite rete mobile, impianti ponte radio o un collegamento via satellite. Se invece vuole in ogni caso mantenere la tecnologia DSL, dovrà accettare una velocità inferiore.
Sì, è possibile chiedere ad esempio solo il servizio telefonico pubblico (per un prezzo di 23.45 franchi al mese) o solo il servizio d'accesso a Internet a banda larga (per un prezzo di 45 franchi al mese).
Sì, sino al 31 dicembre 2021 la concessionaria del servizio universale deve fornire gratuitamente, ai clienti che lo richiedono un’interfaccia analogica o ISDN (Integrated Services Digital Network) al punto terminale di rete. Non può addebitare alcun costo.
Ultima modifica 01.01.2020