Un nuovo sito web della Confederazione sulla comunicazione mobile e il 5G fornisce risposte a domande importanti in materia di radiazioni, tecnologia e salute. È un progetto congiunto degli Uffici federali dell'ambiente (UFAM), della sanità pubblica (UFSP) e delle comunicazioni (UFCOM).
FAQ dell'UFCOM
Le FAQ offrono ulteriori informazioni sul 5G nei settori: tecnica, antenne, attribuzione delle frequenze, concessioni e ripartizione delle competenze.
Tecnica
- Velocità: Teoricamente, la velocità di trasmissione dei dati del 5G è fino a 100 volte superiore di quella del 4G. La velocità potenziale massima di 10 Gbits/s corrisponde alla velocità fornita dalla fibra ottica e permette di scaricare molto rapidamente grandi quantità di dati. Il download di un film può avvenire in qualche secondo.
- Capacità: il 5G aumenta notevolmente la capacità di trasmissione della rete mobile, una necessità poiché la quantità di dati che transitano sulla rete mobile raddoppia ogni anno.
- Latenza: il 5G ha un tempo di reazione da 30 a 50 volte inferiore al 4G. La comunicazione ad alta velocità permette di comandare a distanza e in tempo reale dispositivi e apparecchi (veicoli a guida autonoma, operazioni chirurgiche a distanza, ecc.).
- Densità: il 5G permette di collegare fino a un milione di oggetti per km2, ossia 100 volte di più che con il 4G. Questo aumento della densità di oggetti interconnessi consente, ad esempio, l'introduzione dell'Internet degli oggetti (IoT) e lo sviluppo di siti industriali interconnessi.
- Gestione della rete: grazie a una maggiore performance, il sistema 5G gestisce più efficacemente le risorse della rete tenendo in considerazione i servizi prioritari e le esigenze dei clienti.
Per maggiori informazioni: Comunicazione mobile: evoluzione verso il 5G
- I valori limite per le radiazioni non ionizzanti per le antenne di radiocomunicazione mobile non sono stati allentati, né i valori limite per l'immissione né i valori limiteper gli impianti. Per il loro calcolo vengono sommate le radiazioni di tutte le antenne di un impianto. Il principio di precauzione fissato nella legge sulla protezione dell'ambiente rimane in vigore.
Si vedano in merito le spiegazioni dell'UFAM. - Le nuove frequenze attribuite si situano nella stessa gamma di quelle per il 4G. Le loro proprietà sono molto simili e già conosciute da tempo poiché queste frequenze sono state utilizzate, e in parte lo sono tuttora, per altre applicazioni. Le onde millimetriche non possono essere utilizzate per la radiocomunicazione mobile. Il Consiglio federale dovrebbe dapprima dare il via libera (cfr. Chi fa cosa in materia di 5G?).
- Le procedure di autorizzazione per la posa o la trasformazione di antenne, così come le procedure di ricorso, rimangono uguali: i Cantoni e i Comuni devono verificare se le antenne sono conformi ai valori limite delle radiazioni e alle prescrizioni di costruzione.
- Al di fuori delle zone edificabili, prima di chiedere un permesso di costruzione per un nuovo pilone gli operatori devono verificare se l'antenna può essere montata su uno già esistente.
L'introduzione in Svizzera di una nuova tecnologia radio come il 5G non è sottoposta a un'autorizzazione generale rilasciata da un'autorità centrale. Tuttavia, come tutte le altre tecnologie di telefonia mobile, il 5G deve:
- rispettare la regolamentazione in vigore per le antenne di telefonia mobile e, in particolare, il principio della limitazione preventiva delle emissioni stabilito nell'ordinanza sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ORNI). Queste prescrizioni valgono per tutte le tecnologie (2G, 3G, 4G o 5G). L'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM), che è responsabile dell'applicazione dell'ORNI, ha pubblicato alcuni documenti di aiuto all'esecuzione dell'ORNI per la telefonia mobile. Per ogni nuova antenna o per le modifiche ad antenne esistenti, l'operatore deve calcolare l'intensità delle radiazioni e assicurarsi che i valori limite in vigore continuino ad essere rispettati.
- utilizzare le frequenze adeguate: l'utilizzo delle frequenze da parte delle tecnologie di telecomunicazione, incluso il 5G, è armonizzato a livello mondiale e definito in occasione della Conferenza mondiale delle radiocomunicazioni (CMR). A queste conferenze, gli Stati si accordano sulle frequenze che possono essere utilizzate per le diverse tecnologie (ad es. la diffusione digitale di programmi radiofonici, la telefonia mobile, i microfoni senza filo, ecc.). Su questa base, il Consiglio federale precisa l'utilizzo in Svizzera delle diverse bande di frequenze nel piano nazionale di attribuzione delle frequenze (PNAF) che approva ogni anno.
- rispettare le condizioni fissate nelle concessioni che gli operatori hanno ottenuto per poter utilizzare le nuove frequenze. Va notato che queste concessioni sono tecnologicamente neutre, ciò significa che gli operatori possono continuare ad ampliare il 4G sviluppando in parallelo il 5G.
No. Le bande di frequenze utilizzate dal 5G hanno delle caratteristiche simili a quelle del 4G. In linea di massima il 5G può essere attivato in tutte le frequenze di telefonia mobile.
Sì. A livello europeo le frequenze 694 - 790 MHz erano utilizzate – e lo sono ancora in parte – per la televisione digitale (DVB-T). Le frequenze tra gli 800 MHz e i 2.6 GHz sono già impiegate per il 2G, il 3G e il 4G. In certi Paesi le frequenze nella banda dei 3.5 – 3.8 GHz sono utilizzate, ad esempio, per l'accesso senza filo a banda larga (BWA e WiMAX) o per le telecamere senza filo. Le frequenze utilizzate dalle reti WiFi si situano nella banda dei 2.4 e 5 GHz.
No. Le frequenze più alte attribuite in febbraio 2019 si trovano nella banda dei 3.5 – 3.8 GHz e sono dello stesso ordine di grandezza delle frequenze già utilizzate dal 4G. Rientrano tutte nella gamma delle onde "centimetriche". Le cosiddette frequenze "millimetriche" si situano invece nella banda inferiore ai 24 GHz. La loro eventuale utilizzazione per la comunicazione mobile è ancora in fase di studio e non è ancora di attualità in Svizzera.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito dell'UFAM.
Lo standard IMT-2020 (International Mobile Telecommunications 2020) sviluppato dall'Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (UIT) definisce i dati tecnici chiave della moderna radiocomunicazione mobile affinché possa essere utilizzata a livello globale. Contiene, ad esempio, informazioni concernenti i requisiti dei dispositivi per l'uso su scala mondiale o per la qualità della trasmissione.
Il 5G soddisfa i requisiti dell'IMT-2020 e, rispetto alle tecnologie precedenti, si caratterizza per la sua velocità di trasmissione nettamente più elevate, tempi di risposta più brevi, una maggiore efficienza a livello di trasmissione dati e di consumo energetico:
- Elevata velocità di trasmissione: fino a 10 Gbit/s
- Breve latenza: al dispositivo bastano 1 – 8 millisecondi per ricevere una risposta dalla sua stazione di base
- Disponibilità del sistema di telefonia mobile durante il 99,999 per cento del tempo
- Densità di dispositivi molto elevata per ogni stazione di telefonia mobile (per l’Internet delle cose)
Con le bande di frequenza al di sotto dei 6 GHz che sono concessionate attualmente in Svizzera si prevede una velocità di trasmissione dati massima di 3 Gbit/s
In occasione della Conferenza mondiale delle
radiocomunicazioni 2019 (CMR-19) sono state identificate le bande di frequenza
nella gamma millimetrica per la futura comunicazione mobile. Tra
le nuove frequenze definite alla CMR-19, le gamme 24,25-27,5 GHz, 40,5-43,5 GHz
e 66-71 GHz sono le più rilevanti per la Svizzera. In Svizzera spetta al Consiglio
federale decidere sull’utilizzazione di queste bande di frequenza nell’ambito
dell’approvazione del Piano nazionale di attribuzione delle frequenze (PNAF).
Sulla base di questa decisione, la ComCom potrebbe chiarire la domanda sul
mercato e, se richiesto, assegnare le relative frequenze (ad es. mediante
aggiudicazione all’asta).
Le onde millimetriche sono già utilizzate da anni per un numero considerevole di servizi radio, ad esempio ponti radio, sistemi di comunicazione terra-satellite, sistemi di trasmissione via telecamere, radar misuratori di velocità, radar meteorologici, interferometria radar terrestre (tecnica di telerilevamento attraverso la quale è possibile misurare simultaneamente gli spostamenti di numerosi punti), radar anticollisione per auto nonché per dispositivi con sensori di distanza e di livello.
Il 5G consente di sfruttare i progressi tecnologici offerti, ad esempio, da microprocessori sempre più performanti, ossia trasmettere più informazioni con la stessa larghezza di banda e consumando meno energia. Altri vantaggi del 5G sono:
- tempi di risposta 50 volte più veloci rispetto al 4G e la possibilità di collegare contemporaneamente un numero maggiore di terminali per metro quadrato,
- maggiore autonomia dei sensori collegati in rete grazie al minor consumo energetico, ciò consente di soddisfare i requisiti dei servizi e dei dispositivi futuri
- offrire servizi con proprietà differenti in una stessa rete (network slicing)
Sì, il 2G non è più in funzione in Svizzera per la telefonia mobile e il 3G sarà disattivato nei prossimi anni. I dispositivi che funzionano solo con la tecnologia 3G devono essere sostituiti non appena la tecnologia 3G sarà disattivata.
Rispetto al 4G, il "vero 5G" dispone di maggiori velocità di trasmissione dati, tempi di risposta più brevi e la possibilità di collegare un numero maggiore di terminali. L'introduzione del "vero" 5G avverrà gradualmente sul lungo periodo sulle reti mobili esistenti.
"5G wide" è la designazione data da un operatore
di rete mobile a una fase dello sviluppo che non comprende ancora tutte le
caratteristiche della specifica tecnica del 5G.
Antenne
La maggior parte delle antenne esistenti nelle zone urbane sfrutta già tutto il contingente disponibile per le radiazioni. È pertanto necessario installare nuove antenne per aumentare la capacità della rete 4G (dato che il volume dei dati trasmessi raddoppia quasi tutti gli anni) e per attivare il 5G.
No. I nuovi modelli di antenne possono essere utilizzati per il 4G e il 5G, è il caso delle antenne adattative. Anche queste antenne, nonostante utilizzino una tecnologia più performante che permette di trasmettere maggiori informazioni e più rapidamente, devono comunque rispettare i valori limite per le radiazioni in vigore in Svizzera.
Le cosiddette antenne adattative trasmettono le informazioni in modo mirato in direzione dell'utente per permettergli di beneficiare della migliore velocità. Allo stesso tempo riducono le emissioni nelle altre direzioni.
Tutti i trasmettitori possono essere localizzati sulla carta sinottica della Svizzera. È possibile selezionare il tipo di antenna (2G, 3G, 4G, 5G) da visualizzare.
Sì. Il quadro legale attuale si applica a tutte le antenne, vecchie o nuove, per il 2G, il 3G, il 4G o il 5G. Il principio di precauzione che prevede valori limite per l'irradiazione dieci volte più bassi rispetto ai Paesi circostanti, deve quindi essere rispettato anche dalle antenne 5G come già avviene per le antenne 4G. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito dell'UFAM.
Oggi circa il 22 per cento degli impianti è gestito in comune. La maggior parte dell'uso condiviso avviene nelle aree rurali.
Ci sono varie ragioni per cui un'antenna non è adatta ad un uso in comune con altri operatori: nelle aree urbane e suburbane, le reti di telefonia mobile sono talmente sfruttate che i rigorosi valori precauzionali non consentono di aumentare la potenza di trasmissione delle antenne di telefonia mobile esistenti. Altre ragioni possono essere la mancanza di spazio sulle antenne esistenti per le nuove attrezzature, l’alimentazione elettrica e/o le possibilità di raffreddamento dell’impianto insufficienti, la statica del traliccio insufficiente, il mancato consenso del proprietario o considerazioni legate al deturpamento del paesaggio.
Condividendo i siti delle antenne, i costi di manutenzione e di funzionamento possono essere ridotti. La concorrenza tra i fornitori sarebbe intensificata, poiché tutti potrebbero trasmettere dallo stesso sito. L'uso in comune ridurrebbe il numero di domande di costruzione e migliorerebbe la qualità della rete.
Attribuzione delle frequenze e concessioni
La procedura di attribuzione delle frequenze agli operatori ha seguito il suo corso abituale, simile a quanto successo nel 2012 per lo sviluppo del 4G. Su mandato della Commissione federale delle comunicazioni (ComCom), tra giugno e luglio 2017, l'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM) ha svolto una consultazione pubblica sulla necessità di attribuire nuove frequenze nelle bande dei 700 MHz, 1400 MHz, 2.6 GHz e 3.5 GHz. I pareri raccolti hanno mostrato che vi è un grande interesse per l'utilizzo di queste nuove frequenze, da un lato per estendere la rete 4G e far fronte al crescente bisogno di capacità, e dall'altro per implementare la tecnologia 5G. Dal canto suo, il Consiglio federale sottolinea nella strategia Svizzera digitale l'importanza per il nostro Paese di liberare le frequenze necessarie allo sviluppo di nuovi stili di vita, forme di lavoro, prestazioni e prodotti. Il piano d'azione, che definisce l'attuazione della Strategia, pone come obbiettivo l'attribuzione delle concessioni per il 5G al più tardi entro il secondo trimestre 2019. In questo contesto, a novembre 2017 il Consiglio federale ha liberato nuove frequenze per la telefonia mobile, basandosi sulle decisioni prese a livello mondiale per armonizzare l'utilizzo delle frequenze e sul piano nazionale di attribuzione delle frequenze (PNAF). Maggiori informazioni sono disponibili nelle risposte alle domande "Chi autorizza l'introduzione in Svizzera di una nuova tecnologia di telecomunicazione come il 5G?" e "Chi fa cosa in materia di 5G?".
Le concessioni attribuite nel febbraio 2019 sono tecnologicamente neutre, gli operatori possono dunque scegliere se utilizzarle per il 4G o il 5G.
No. Il gruppo di lavoro "Radiotelefonia mobile e radiazioni" era incaricato di valutare lo sviluppo a medio e lungo termine delle tecnologie di comunicazione mobile e di analizzare i rischi e le necessità che ne conseguono. Per ulteriori informazioni si vedano le spiegazioni dettagliate dell'UFAM.
Il Consiglio federale ha preso atto del rapporto e nella sua seduta del 22 aprile 2020 ha deciso come procedere in merito alla tecnologia 5G. Si veda il comunicato Telefonia mobile e 5G: il Consiglio federale decide come procedere
Il quadro legale attuale, che regolamenta già la costruzione e l'esercizio delle nuove antenne così come il limite delle radiazioni, si applica anche al 5G.
Le concessioni che permettono agli operatori di telefonia mobile di utilizzare nuove frequenze sono rilasciate dalla Commissione federale delle comunicazioni (ComCom) per conto della Confederazione. Su mandato della ComCom, l'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM) ha portato avanti la procedura di vendita all'asta. Le frequenze di radiocomunicazione mobile supplementari (700 MHz, 1400 MHz e 3.5 – 3.8 GHz) sono attribuite per una durata di 15 anni, dando agli operatori sicurezza di pianificazione a lungo termine per sviluppare la propria rete.
Si veda il comunicato stampa del 08.02.2019: Attribuite le frequenze di telefonia mobile per il 5G in Svizzera
No. Le concessioni sono tecnologicamente neutre, gli operatori possono utilizzarle per ampliare la propria rete 4G o per introdurre il 5G. Il 5G è implementato su diverse bande di frequenza da 700 MHz a 3,8 GHz.
I 380 milioni di franchi ricavati vanno nelle casse della Confederazione come entrate straordinarie senza attribuzione particolare (art. 13 cpv. 2 della legge federale sulle finanze della Confederazione, LFC).
L'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM) è incaricato di verificare il rispetto delle disposizioni stabilite nella concessione, ad esempio l'utilizzo dei blocchi di frequenze corretti. Secondo le disposizioni della concessione gli operatori devono fornire all'UFCOM, a intervalli regolari, i dati d'esercizio (frequenze, potenza) di tutti gli impianti di telefonia mobile che esercitano sul territorio svizzero. L'UFCOM raccoglie queste informazioni in una banca dati e pubblica la mappa delle antenne.
La Commissione federale delle comunicazioni (ComCom) fissa la percentuale di popolazione a cui vanno offerti questi servizi e il termine entro cui farlo. Queste condizioni erano già stabilite nel bando di concorso, sono state definite in modo piuttosto ampio per non ostacolare l'accesso al mercato a nuovi concorrenti. Ciò consente di assicurare che le frequenze siano effettivamente utilizzate. In caso contrario, ad un operatore può essere ritirato il diritto di utilizzarle. Maggiori informazioni sono disponibili nei documenti sull'asta.
Ripartizione delle competenze
- L'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM) verifica che servizi, apparecchi e applicazioni di comunicazione senza filo utilizzino le frequenze ad essi destinate e aggiorna il piano nazionale di attribuzione delle frequenze (PNAF). Pubblica la mappa delle antenne di telefonia mobile servendosi dei dati forniti dagli operatori. Vigila inoltre affinché siano rispettati il diritto delle telecomunicazioni e le disposizioni delle concessioni. Se constata una violazione delle regole, può prendere esso stesso delle misure o chiedere alla ComCom di intervenire nei casi che riguardano le concessioni.
- La Commissione federale delle comunicazioni (ComCom) attribuisce le concessioni che permettono di utilizzare le frequenze per la telefonia mobile e stabilisce gli obiettivi degli operatori in materia di copertura del territorio e servizi alla popolazione.
- L'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) tratta le questioni legate alle radiazioni delle stazioni di base della telefonia mobile e del loro effetto sulla salute. Vigila sull'applicazione delle prescrizioni stabilite nell'ordinanza sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ORNI). Prepara raccomandazioni e guide all'esecuzione rivolte ai Comuni e ai Cantoni. Ha istituito il gruppo BERENIS, incaricato di valutare gli studi sugli effetti sulla salute delle radiazioni non ionizzanti. L'UFAM dirigeva inoltre il gruppo di lavoro "Radiotelefonia mobile e radiazioni" incaricato di analizzare le necessità e i rischi legati allo sviluppo delle reti mobili in Svizzera e di formulare raccomandazioni a proposito.
- L'Ufficio federale della sanità pubblica UFSP analizza gli effetti sulla salute dei campi elettromagnetici emessi, in particolare, dagli apparecchi mobili (smartphone, tablet, apparecchi bluetooth, ecc.).
- Il Consiglio federale decide le modifiche dell'ordinanza sulla protezione contro le radiazioni non ionizzanti. Approva il piano nazionale di attribuzione delle frequenze (PNAF) proposto dall'UFCOM a seguito delle trattative internazionali per l'attribuzione delle frequenze.
- Gli uffici cantonali per la protezione dell'ambiente sono responsabili dell'applicazione dell'ORNI e del rispetto dei valori limite delle radiazioni non ionizzanti fissati nell'ordinanza. Verificano i calcoli degli operatori relativi all'intensità di ogni antenna. Riguardo alle autorizzazioni per costruire nuove antenne o per modificare le antenne esistenti si rimanda alle spiegazioni dettagliate dell'UFAM.
Ultima modifica 24.01.2024