Principi giuridici per la disaggregazione dell'ultimo chilometro

Biel-Bienne, 12.11.2003 - Il Consiglio federale vuole porre solide basi politiche alla disaggregazione dell'ultimo chilometro decisa lo scorso febbraio. Ha adottato il messaggio relativo alla modifica della legge sulle telecomunicazioni (LTC) sottoponendolo al Parlamento. La nuova regolamentazione permette ai concorrenti di Swisscom di accedere direttamente alle case degli abbonati. Inoltre, sono stati rafforzati gli strumenti per garantire una concorrenza efficace e il progetto migliora la protezione dei consumatori e dei dati personali.

La scorsa primavera, il Consiglio federale aveva modificato l'ordinanza sui servizi di telecomunicazione (OST). La modifica, entrata in vigore il 1° aprile, permetteva un'immediata apertura dell'ultimo chilometro a tutti gli operatori del mercato delle telecomunicazioni. Tuttavia, al fine di creare basi legali solide per quest'importante tappa nell'apertura del mercato, si è deciso d'inserire la disaggregazione nella revisione della LTC in corso. Il Consiglio federale ha in questo modo soddisfatto anche una richiesta avanzata dalle competenti Commissioni del Parlamento.

Ultimo chilometro

In base alla nuova versione della legge sulle telecomunicazioni, per accedere al mercato delle telecomunicazioni non è più necessaria un'autorizzazione statale. I fornitori di servizi di telecomunicazione sono unicamente tenuti ad annunciare all'autorità competente, l'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM), le attività che intendono svolgere. Le concessioni saranno invece ancora necessarie per l'obbligo di fornire il servizio universale e per l'utilizzo dello spettro delle frequenze radioelettriche. Inoltre, tutti i fornitori di servizi di telecomunicazione continueranno a sottostare alla sorveglianza dell'UFCOM.

Accesso più trasparente e non discriminatorio ai servizi e alle risorse

Il progetto di legge permetterà di imporre ai fornitori di servizi di telecomunicazione che detengono una posizione dominante sul mercato l'obbligo di offrire un accesso trasparente e non discriminatorio ai loro servizi e alle loro risorse, a prezzi stabiliti in funzione dei costi. Il progetto menziona ad esempio l'accesso disaggregato alla rete locale – la cosiddetta apertura dell'ultimo chilometro - (disaggregazione completa e accesso condiviso alla rete locale), l'accesso a flusso di bit ad alta velocità (Bitstream Access) e le linee affittate, che il Consiglio federale ha già introdotto mediante l'ordinanza in vigore dal 1° aprile 2003. In funzione dello sviluppo tecnologie ed economico, è possibile che ai fornitori dominanti saranno imposti altri obblighi d'accesso non solo per quanto concerne la rete telefonica tradizionale ma anche per altre reti di telecomunicazione, fisse o mobili. L'accesso ai servizi del fornitore dominante potrebbe inoltre permettere ai richiedenti di rivendere dei servizi, come ad esempio il collegamento telefonico. L'attuazione di questi obblighi resterà invariata: spetterà innanzitutto alle parti negoziare liberamente i loro accordi in materia d'accesso; la Commissione federale della comunicazione (ComCom) interverrà dopo aver chiesto alla Commissione della concorrenza il parere sulla questione della predominanza sul mercato, soltanto se una delle parti in causa lo esige.

Consumatori meglio protetti

Buona parte del messaggio è dedicata alla protezione dei consumatori e dei dati personali. Si prevede in particolare di istituire un organo di conciliazione allo scopo di risolvere in modo semplice e rapido i litigi tra gli utenti e i fornitori di servizi di telecomunicazione o di servizi a valore aggiunto. L'UFCOM delegherà questo incarico agli ambienti interessati. Per giunta, con la proposta di modifica della legge contro la concorrenza sleale (LCSl), si vuole riprendere il principio del divieto d'invio per telefono di messaggi pubblicitari indesiderati (spamming).

La liberalizzazione del mercato delle telecomunicazioni, avvenuta il 1° gennaio 1998, ha comportato un sensibile abbassamento dei prezzi e una maggiore scelta per i consumatori. Il progetto colma le lacune esistenti e s'ispira in larga misura al nuovo quadro di regolamentazione dell'Unione europea, entrato in vigore negli Stati membri il 25 luglio 2003.


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