Interessi nazionali nel settore delle telecomunicazioni garantiti

Biel-Bienne, 12.12.2001 - Un rapporto del Consiglio federale alle Commissioni responsabili delle Camere federali mostra che la sicurezza delle infrastrutture d’informazione e di comunicazione in situazioni straordinarie è ampiamente garantita. Una sicurezza assoluta certamente non esiste, ma sono necessari dei miglioramenti in alcuni settori, come quelli del personale e dell'organizzazione. Quanto ai rischi relativi alla proprietà delle infrastrutture, il rapporto considera che sia possibile gestirli con misure adeguate. All'origine di questo rapporto vi sono diversi interventi parlamentari concernenti l'intenzione di Swisscom di lvendere i suoi impianti di radiodiffusione e la necessità di effettuare una generale supervisione dei rischi.

Importanza delle infrastrutture d'informazione e di comunicazione in tempo di crisi

Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione sono indispensabili non solo allo sviluppo economico del nostro paese, ma pure al buon funzionamento del governo e dell'amministrazione. Esse sono  la spina dorsale della nostra società. Questa dipendenza implica rischi e pericoli che non vanno sottovalutati. In situazioni straordinarie, vale a dire in tempo di crisi, le esigenze nei settori dell'informazione e della comunicazione sono generalmente più elevate. Per il governo e l'amministrazione, l'informazione è al tempo stesso il fondamento delle decisioni e uno strumento di gestione. Anche la popolazione tuttavia deve essere informata  in tempo di crisi. E' quindi importante che le infrastrutture d'informazione e di comunicazione, quali le reti telefoniche o gli impianti di radiodiffusione, siano sicuri in situazione di crisi, cioè siano effettivamente accessibili. Una sicurezza assoluta non è tuttavia possibile sul piano tecnico, e neppure proponibile sul piano economico, vale a dire la sicurezza assoluta non può essere finanziata. Si devono accettare alcuni rischi residui.

Rischi e misure

Secondo il rapporto, il rischio più grande per la sicurezza risiede nella dipendenza dalle tecnologie utilizzate (molto spesso estere), nei problemi di reclutamento del personale qualificato e in certe lacune di natura organizzativa. Al contrario, i rischi che la partecipazione di società straniere alle imprese nazionali come Swisscom comporta, possono essere mantenuti sotto controllo attraverso le condizioni imposte agli esercenti. Data l'internazionalizzazione dei mercati, si deve tuttavia verificare quali misure di regolamentazione possano garantire il controllo delle reti di comunicazione vitali per la Svizzera, anche dall'interno del paese, indipendentemente dalla sede dei proprietari.

Nel suo complesso, il rapporto constata che la sicurezza delle infrastrutture determinanti in situazioni straordinarie è ampiamente assicurata, segnatamente grazie a misure già prese. Tuttavia, al fine di rispettare gli sviluppi attuali e futuri, vanno prese ancora altre misure. In linea generale, le persone su cui poggiano le responsabilità e le decisioni del governo e dell'amministrazione devono essere maggiormente sensibilizzate ai problemi di sicurezza. In merito a ciò, le iniziative come quella organizzata quest'estate dalla Cancelleria federale in materia di strategie INFORMO e l'impegno della Confederazione nella fondazione privata InfoSurance assumono un'importanza capitale. Esse permettono in effetti uno scambio di conoscenze e di esperienze fra i settori dell'economia e dell'amministrazione. Inoltre, va innanzitutto definito quale infrastruttura sia necessaria alla comunicazione in una situazione straordinaria, che debba essere messa a disposizione dagli esercenti privati (capacità prioritarie di trasmissione). Le basi legali figurano già nella vigente legge sulle telecomunicazioni. D'altronde, nel contesto dell'attuale revisione della legge federale sulla radiotelevisione (LRTV), si prevede che quest'obbligo sia esteso al settore della radiodiffusione. In concreto, ciò permetterebbe ad esempio che il servizio radio alla popolazione sia ampiamente garantito in situazioni di crisi. Il Parlamento dovrà prendere una decisione su questa proposta nell'ambito della revisione della LRTV.

Gruppo di lavoro interdipartimentale

L'indagine è stata avviata in occasione delle discussioni politiche concernenti i progetti di Swisscom, che l'anno scorso era intenzionata a vendere i suoi impianti di radiodiffusione. E' sorta posti la domanda, in che misura la Confederazione, in quanto principale azionaria, deve conservare il potere di disporre delle essenziali infrastrutture d'informazione e di comunicazione, al fine di garantire gli interessi nazionali in materia di sicurezza? Diversi interventi parlamentari chiedevano misure che garantissero tali esigenze di sicurezza. Nelle sue risposte, il Consiglio federale ha annunciato che le necessità in questione sarebbero state analizzate nell'ambito di un gruppo di lavoro interdipartimentale, incaricato di esaminare le modalità  della loro garanzia. Questo gruppo di lavoro era diretto dall'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM). Il rapporto "Sicherheitsinteressen der Schweiz an Rundfunk- und Telekommunikationsinfrastrukturen in ausserordentlichen Lagen" (Sicurezza svizzera delle infrastrutture di radiodiffusione e di telecomunicazione in situazioni straordinarie) presenta alle Commissioni di sicurezza delle Camere federali i risultati di quest'analisi. Esso non si limita ad aspetti particolari della questione, come la proprietà delle infrastrutture, ma indica i rischi e le esigenze in materia di sicurezza nella loro globalità.


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