Avviata la consultazione sulla nuova legge sui media elettronici
Berna, 21.06.2018 - In futuro il sostegno alle prestazioni del servizio pubblico nell'ambito dei media elettronici sarà ampliato alle offerte online e non si rivolgerà più solo alla radiotelevisione. Le risorse finanziarie saranno tuttavia attribuite soltanto a quelle prestazioni del servizio pubblico online che favoriscono i contenuti audio e video e non sono basate unicamente su testi. Il 20 giugno 2018, il Consiglio federale ha dato il via libera all'avvio della consultazione sull'avamprogetto della nuova legge sui media elettronici (LME). Il testo di legge prevede anche la creazione di un'autorità di regolamentazione indipendente al fine di garantire una maggiore indipendenza dallo Stato. La nuova legge mira inoltre a sgravare i media senza mandato di servizio pubblico. La LME è chiamata a sostituire l'attuale legge sulla radiotelevisione. Le cerchie interessate hanno tempo fino al 15 ottobre per esprimere il proprio parere in merito.
Quale effetto della digitalizzazione, i media online occupano uno spazio sempre più ampio nel paesaggio mediatico. L'avamprogetto della nuova legge sui media elettronici tiene conto di questa evoluzione creando le basi necessarie per finanziare delle offerte di servizio pubblico proposte online tramite i media elettronici, come ad esempio le offerte su richiesta ("on demand") in Internet.
La nuova LME prevede di sostenere i media elettronici in funzione delle prestazioni del servizio pubblico che si impegnano a fornire, essenzialmente sotto forma di contributi audio e video, indipendentemente dal vettore, ossia radio, televisione e settore online. Il Consiglio federale è convinto che il quadro legale posto in consultazione favorisca un'offerta di servizio pubblico completa, indipendente e di qualità, necessaria al buon funzionamento del sistema democratico svizzero. Dovrebbe anche facilitare la cooperazione tra i diversi fornitori.
Sostegno diretto e indiretto
A livello nazionale, la SSR dovrà continuare a offrire prestazioni complete nei settori dell'informazione, della cultura e della formazione e offerte d'intrattenimento e sportive in tutte le regioni linguistiche. Un sostegno pubblico sarà attribuito alle emittenti che forniscono prestazioni di servizio pubblico a livello locale o regionale, destinate a gruppi specifici o realizzate da non professionisti assistiti da giornalisti. Il contributo dipenderà dalle prestazioni fornite, definite in un accordo. La valutazione delle domande di sostegno si fonderà su criteri quali le prestazioni informative, il pubblico mirato e il valore aggiunto apportato rispetto ad altre offerte nella stessa regione. Gli accordi saranno conclusi tra la nuova autorità di regolamentazione indipendente e le emittenti. La produzione di offerte mediatiche, la diffusione e l'adattamento per le persone affette da disabilità sensoriali sono anch'essi sostenuti dal canone.
Inoltre, è previsto di estendere il sostegno indiretto per la formazione e la formazione continua già iscritto nell'attuale legge. A tal fine è disponibile un massimo del 2 per cento dei proventi del canone. Tale sostegno potrà essere accordato a organizzazioni di autoregolamentazione nel settore del giornalismo, a delle agenzie di stampa così come a soluzioni innovative nell'ambito delle infrastrutture digitali.
La SSR
L'avamprogetto di legge sui media elettronici rielabora le regole imposte alla SSR: introduce la possibilità per il Consiglio federale di fissare nuovi limiti, come un limite massimo per gli introiti pubblicitari, o delle risorse minime da accordare a certi settori. Ciò, ad esempio, permetterà di esigere che la metà degli introiti del canone sia da utilizzare per l'informazione. Il progetto preserva il divieto di pubblicità per l'emittente nazionale sui canali radiofonici e chiude la porta alla pubblicità online. Impone anche il principio per cui la SSR può collaborare con altri media e deve mettere i propri contenuti a disposizione di altre emittenti a condizioni eque e non discriminatorie. Al Consiglio federale viene attribuita la competenza di determinare le risorse proveniente dal canone che la SSR deve utilizzare per coproduzioni con altri fornitori di media svizzeri nei settori dell'intrattenimento e dello sport.
La nuova Commissione per i media elettronici
La LME trasferisce alla nuova Commissione per i media elettronici dei compiti attualmente conferiti al Consiglio federale, al Dipartimento dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni o all'UFCOM. Indipendente dall'Amministrazione federale e composta da esperti nominati dal Consiglio federale, la Commissione è incaricata di rilasciare la concessione alla SSR, di concludere accordi sulle prestazioni con i media elettronici che forniscono prestazioni di servizio pubblico e di esercitare compiti di vigilanza.
Deregolamentazione
Le radio senza mandato di prestazioni non rientrano più nella nuova legge. Per le televisioni senza mandato di prestazioni rimangono applicabili regole minime in virtù di obblighi internazionali, ad esempio le regole sulla pubblicità o le disposizioni per la protezione dei minorenni. L'obbligo di notificare i programmi viene abolito. Diverse sovvenzioni sono anch'esse soppresse, segnatamente la promozione di nuove tecnologie e il sostegno concesso alla ricerca sull'audience.
Calendario dei lavori
L'idea di sostituire l'attuale LRTV con una nuova legge sui media elettronici era stata già proposta a giugno 2016 nel rapporto del Consiglio federale sul servizio pubblico nell'ambito dei media. Dopo la consultazione, che durerà fino al 15 ottobre, il Consiglio federale elaborerà il suo messaggio per il Parlamento tenendo conto dei pareri espressi.
Indirizzo cui rivolgere domande
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Il Consiglio federale
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Segreteria generale DATEC
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Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni
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