Attuazione delle raccomandazioni in materia di trattamento e sicurezza dei dati

Berna, 30.10.2019 - Il 30 ottobre 2019 il Consiglio federale ha stabilito come procedere in merito alle raccomandazioni del gruppo di esperti per il futuro del trattamento e della sicurezza dei dati. Vede ancora necessità d'intervento nell'ambito dei contratti digitali, nell'accesso ai dati su cose e negli standard di sicurezza TIC per le infrastrutture critiche. La maggior parte delle 51 raccomandazioni è in linea con le attività della Confederazione già in corso.

Il gruppo di esperti per il futuro del trattamento e della sicurezza dei dati, presieduto dall'ex consigliera nazionale Brigitta Gadient, ha adottato nel 2018 un rapporto di 190 pagine con 51 raccomandazioni. Successivamente, su incarico del Consiglio federale, il DATEC ha analizzato in collaborazione con tutte le autorità federali coinvolte le raccomandazioni di intervento del gruppo di esperti. È emerso che la maggior parte delle raccomandazioni sono in fase di attuazione o sono già state attuate nell'ambito della Strategia "Svizzera digitale". La Confederazione si astiene dal proseguire i lavori in certi ambiti perché questi esulano dalla sua competenza (ad es. nel settore della scuola obbligatoria) o perché il Consiglio federale o il Parlamento hanno preso decisioni divergenti in materia (ad es. sul diritto di revoca per gli affari online, contro la cui introduzione si è espresso il Parlamento nel 2013).

Nell'ambito di tre raccomandazioni il Consiglio federale ha deciso misure supplementari:

  • i ricercatori, le imprese e la società civile hanno un interesse nel disporre di un accesso ai dati tecnici concernenti imprese e organizzazioni private il più libero possibile. L'Istituto Federale della Proprietà Intellettuale (IPI) analizzerà quindi, insieme ad altri uffici specializzati, la situazione attuale in Svizzera e all'estero ed elaborerà delle proposte per superare gli ostacoli. Oltre al sistema di licenze obbligatorie menzionato dal gruppo di esperti, saranno anche esaminate altre soluzioni per l'accesso ai dati su cose. Il rapporto dell'IPI dovrebbe essere disponibile per marzo 2021;
  • a fronte della progressiva digitalizzazione, una rete elettrica e di telecomunicazione intatta è indispensabile per la Svizzera. Di conseguenza è importante proteggerla, insieme ad altre infrastrutture critiche, da guasti e attacchi informatici. Il nuovo Centro di competenza in materia di cibersicurezza al DFF e l'Ufficio federale per l'approvvigionamento economico del paese (DEFR) esamineranno, insieme ad altri uffici specializzati e ai Cantoni, gli standard di sicurezza obbligatori e presenteranno delle soluzioni entro fine 2022; 
  • l'Ufficio federale di giustizia (UFG) esaminerà in collaborazione con il DFAE se per i contratti e i contenuti digitali siano necessari degli adeguamenti al diritto contrattuale. In tale contesto prenderà in considerazione i relativi sviluppi a livello internazionale e informerà il Consiglio federale entro fine 2021 in merito a un'eventuale necessità d'intervento.

Il gruppo di esperti per il futuro del trattamento e della sicurezza dei dati è stato istituito nel 2015 dalla consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf in adempimento di una mozione del consigliere agli Stati Paul Rechsteiner (13.3841), trasmessa dal Parlamento. Il compito degli esperti era di approfondire aspetti legati ai big data, al trattamento e alla sicurezza dei dati nonché ai rischi e alle opportunità che emergono con l'evoluzione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, tenendo in dovuta considerazione la dimensione sociale generale.


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