Sicurezza dei professionisti dei media: la Svizzera lancia un piano d'azione

Biel/Bienne, 03.05.2023 - Anche in Svizzera i professionisti dei media subiscono minacce e violenze. Un piano d'azione nazionale per la sicurezza dei giornalisti, elaborato dal settore dei media e dall'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM), si propone di porre freno a questo sviluppo. Diverse misure mirano a sensibilizzare l'opinione pubblica al tema e a far capire alla società e alla politica le sfide e l'importanza dei media. Il Piano d'azione è stato presentato il 3 maggio, Giornata mondiale della libertà di stampa.

Il Piano d'azione nazionale per la sicurezza dei professionisti dei media (PAN) fa seguito a una risoluzione del Consiglio d'Europa ed è stato elaborato congiuntamente dall'UFCOM e dal settore dei media. I media svizzeri denunciano sempre più spesso ostilità, discorsi di odio, sia per strada sia soprattutto nello spazio digitale, e azioni legali infondate o abusive volte a frenare le notizie sgradite ("SLAPP"). Questo sviluppo mette in pericolo la libertà di opinione e di informazione. Anche se il quadro giuridico offre ai giornalisti una certa protezione, secondo il consigliere federale Albert Rösti è necessaria una "maggiore consapevolezza dell'importanza dei media indipendenti". Il Piano d'azione colma questa lacuna.

Misure per la sicurezza dei giornalisti

Il Piano d'azione si concentra sull'integrità fisica e psichica dei giornalisti nello spazio analogico e digitale. Risponde alle preoccupazioni specifiche dei giornalisti, tra cui un migliore riconoscimento della loro professione e del loro ruolo e una maggiore protezione contro attacchi verbali e fisici.

Il PAN comprende nove misure concrete in tre campi d'azione: sensibilizzazione e prevenzione, protezione e sostegno in caso di minacce e violenza, quadro legale. Le misure spaziano dalla sensibilizzazione dei giovani al valore dei media, al sito Internet del settore su come affrontare minacce e violenza, fino a una tavola rotonda con giornalisti e polizia. Per quanto possibile le misure si ricollegano ad attività già in corso (ad es. la ricerca sui media dell'UFCOM, i progetti e le iniziative delle associazioni dei media e dei sindacati) e vengono attuate gradualmente con il coinvolgimento dei diretti interessati sfruttando le risorse esistenti. In questo contesto l'UFCOM assume un ruolo di sostegno. Il PAN ha carattere di raccomandazione e non è vincolante a livello giuridico.

Nel 2027 l'UFCOM e il settore dei media, rappresentato dal sounding board (v. riquadro), faranno un bilancio e decideranno del seguito e di eventuali adeguamenti.  

Elaborazione del piano d'azione

Nel giugno 2021, gli Stati membri del Consiglio d'Europa - tra cui la Svizzera - hanno adottato una risoluzione giuridicamente non vincolante che chiede la creazione di piani d'azione nazionali per la sicurezza dei professionisti dei media. Il Dipartimento dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) ha quindi incaricato l'UFCOM di elaborare e coordinare il Piano d'azione insieme ai gruppi d'interesse. Nel 2022 l'UFCOM ha intrattenuto ampie discussioni con il settore. Per concretizzare le misure è stato creato un comitato consultivo (sounding board), composto da dieci rappresentanti di associazioni mediatiche, di istituti di formazione nel campo dei media, della SSR, del Consiglio della stampa e di sindacati. Parallelamente l'UFCOM ha coinvolto anche la Commissione federale dei media (COFEM) e consultato altri organi interessati a livello federale e cantonale.


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