Nuovo canone radiotelevisivo – nuovo organo di riscossione

Dal 1° gennaio 2019 Serafe SA di Fehraltorf sarà l'organo responsabile della riscossione del nuovo canone radiotelevisivo per le economie domestiche. Siccome riceverà i dati direttamente dai Cantoni e dai Comuni, non vi sarà più alcun obbligo di annuncio.

Barbara Siegrist, Divisione Media

Il 18 ottobre 2017 il Consiglio federale ha dato il via al nuovo canone radiotelevisivo indipendente dall'apparecchio di ricezione che, dal 1° gennaio 2019, sostituirà il canone di ricezione, incassato dalla Billag sino alla fine di quest'anno.

Serafe rimpiazza Billag

La Confederazione ha assegnato tramite gara pubblica il mandato per la riscossione del canone radiotelevisivo a Serafe (acronimo tedesco di organo svizzero di riscossione per la radiotelevisione), una società anonima con sede a Fehraltorf (ZH). I preparativi del nuovo organo di riscossione avanzano a ritmo serrato. A gennaio 2019 Serafe SA spedirà la prima fattura a tutte le economie domestiche. Gli indirizzi le sono forniti direttamente dai controlli degli abitanti. Le basi legali per la trasmissione di questi dati sono sancite nella legge sulla radiotelevisione (LRTV). Serafe SA ha statuto di autorità, può rilasciare decisioni e intentare azioni legali contro i debitori.

Economie domestiche private e collettività – tutti clienti di Serafe

Di principio ciascuna economia domestica di tipo privato paga annualmente un canone pari a 365 franchi. Ormai è irrilevante se si possiede o si utilizza computer, tablet, telefono, radio o televisore. Le fatture sono riscosse annualmente, ma si può richiedere la fatturazione trimestrale. La fattura riporta il nominativo di tutte le persone maggiorenni di un'economia domestica, che rispondono solidalmente per la somma: ciascuna persona il cui nominativo compare sulla fattura è responsabile del versamento dell'intero importo, anche nel caso in cui lasci l'economia domestica prima del ricevimento della fattura e prima della fine dell'anno. La ripartizione della somma da versare dev'essere regolata dai membri dell'economia domestica ed è disciplinata dal Codice delle obbligazioni.

La novità è la fine dell'obbligo di annunciarsi o di comunicare la cessata ricezione all'organo di riscossione. A tal fine sarà sufficiente informare del proprio arrivo e della partenza il Comune di domicilio. I Cantoni e i Comuni trasmetteranno mensilmente a Serafe SA i dati aggiornati.

Serafe SA parte dal presupposto che l'economia domestica rappresenti il domicilio principale di una persona. A differenza del sistema attuale, non sarà più necessario versare un canone separato per il domicilio secondario o una casa di vacanza, neanche quando l'appartamento di vacanza è affittato.

Oltre alle economie domestiche di tipo privato anche le collettività dovranno versare un canone radiotelevisivo, che ammonterà a 730 franchi. Per collettività s'intendono: case per anziani e case di cura, alloggi e case di educazione per fanciulli e adolescenti, internati e case per studenti, istituti per i disabili, ospedali, cliniche e stabilimenti sanitari analoghi, istituti per l'esecuzione delle pene e delle misure, alloggi collettivi per richiedenti l'asilo, conventi e altri alloggi di organizzazioni religiose. Questa lista esaustiva è tratta dalla legge federale sull'armonizzazione dei registri (LArRa). Chi vive in una collettività non paga singolarmente il canone ma è l'istituto in cui vive che se ne fa carico.

Domanda di esenzione solo dopo il ricevimento della prima fattura

Anche se di principio tutte le economie domestiche sono assoggettate al nuovo canone radiotelevisivo, a prescindere dal possesso di un apparecchio di ricezione, sono previste alcune eccezioni. Le persone beneficiarie di prestazioni complementari possono chiedere di essere esentate. Per farlo basta che attendano la prima fattura di Serafe e seguano le istruzioni allegate alla lettera. Lo stesso vale per le economie domestiche che non dispongono di alcun mezzo tecnico per captare programmi radiofonici o televisivi. Queste ultime avranno la possibilità di chiedere l'esenzione per un periodo di cinque anni. Tutte le informazioni necessarie saranno disponibili nella lettera di Serafe. Per ulteriori approfondimenti si rimanda alle FAQ sul nuovo sistema di riscossione.

Soluzione separata per le imprese

Anche le imprese assoggettate all'IVA pagheranno il nuovo canone, ma soltanto quelle con una cifra d'affari superiore a 500'000 franchi. La riscossione sarà in questo caso di competenza dell'Amministrazione federale delle contribuzioni.

La Billag porta a termine il canone di ricezione

Sino a fine settembre 2018 la Billag spedirà le fatture per i canoni di ricezione relativi al periodo che si conclude il 31 dicembre 2018. Ogni persona assoggettata al canone ha l'obbligo di versare la somma dovuta entro la fine del 2018. Da ottobre 2018 a settembre 2019 la Billag invierà i solleciti per tutte le fatture non ancora pagate e, dove necessario, avvierà precetti esecutivi. Su mandato dell'UFCOM, saranno conseguentemente richiesti gli importi scoperti. I procedimenti ancora pendenti presso l'UFCOM saranno portati a termine. A partire da novembre 2018 l'ufficio riprenderà dalla Billag tutti i procedimenti relativi alle richieste di esenzione ancora in corso.

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