Fatturazione del nuovo canone radiotelevisivo da gennaio 2019: ecco come funzionerà

Dal 1° gennaio 2019, Serafe sarà il nuovo organo di riscossione per il canone a carico delle economie domestiche, che diventerà indipendente dal possesso di apparecchi di ricezione. Sostituisce così la Billag, che continua a incassare il canone di ricezione radiotelevisivo sino alla fine di quest'anno. Nel primo anno di riscossione del nuovo canone la fatturazione avverrà in due tappe, con una fattura parziale e una fattura annuale.

Barbara Siegrist e Frank Tuschling, divisione Media

Ogni economia domestica sarà assegnata casualmente a uno dei 12 gruppi di fatturazione. Chi è assegnato al primo gruppo riceverà una fattura annuale di 365 franchi già in gennaio. Chi si trova nel secondo gruppo riceverà in gennaio una fattura per tale mese, e in febbraio la fattura annuale. Un'economia domestica del terzo gruppo, invece, in gennaio riceverà una fattura per gennaio e febbraio, e poi in marzo una fattura annuale, e così via. Questa ripartizione è necessaria affinché Serafe possa ripartire il lavoro di fatturazione sull'arco dell'anno e gli importi riscossi possano essere versati man mano alle emittenti radiotelevisive che ne hanno diritto. Il termine di pagamento per le fatture parziali è di 30 giorni dal ricevimento, per la fattura annuale di 60 giorni.

Da Billag a Serafe – Cosa cambierà con il nuovo canone

Con il nuovo sistema del canone, più nessuno dovrà annunciarsi o revocare il proprio annuncio all'organo di riscossione. Infatti, Serafe riceverà gli indirizzi direttamente dagli uffici del controllo abitanti: sarà sufficiente notificare tempestivamente il proprio arrivo o la propria partenza da un Comune. Ciascuna persona maggiorenne per la quale un'economia domestica costituisce il domicilio principale vedrà il proprio nome riportato sulla fattura e dovrà quindi rispondere solidarmente per l'intera fattura, insieme agli altri coinquilini maggiorenni. Ogni economia domestica dovrà pagare il canone una volta sola, indipendentemente dal numero di persone che vi risiedono.

Chi abita in una collettività (ad es. una casa per anziani, un istituto per giovani o per persone disabili) non dovrà pagare alcun canone. Sarà obbligato a pagare il canone soltanto l'organismo responsabile dell'istituto, che verserà 730 franchi all'anno. A seconda dell'ammontare del fatturato, la collettività potrà anche essere obbligata a pagare il canone a carico delle imprese. In questo caso sarà contattata direttamente dall'Amministrazione federale delle contribuzioni.

Chi desidera pagare la fattura a rate trimestrali, oppure tramite versamento con addebito diretto o ancora mediante fatturazione elettronica, dovrà comunicarlo direttamente a Serafe alla ricezione della prima fattura. Affinché possa essere accordata l'esenzione dall'obbligo di pagare il canone, chi beneficia di prestazioni complementari federali annue all'AVS o all'AI sarà tenuto a comunicarlo una volta ricevuta la prima fattura. Le economie domestiche in cui vivono solo persone sordocieche saranno esentate dal canone. Alla prima fattura di Serafe sarà allegato un foglio informativo contenente tutti i dettagli e gli indirizzi importanti.

Opting out – Esenzione dal canone

Chi vive in un'economia domestica in cui non sono presenti apparecchi di ricezione potrà presentare a Serafe una domanda di esenzione dal canone, il cosiddetto "opting out". Nell'economia domestica non dovranno esserci radio, televisioni, tablet, smartphone, computer collegati a Internet, autoradio e nemmeno altri apparecchi atti alla ricezione di programmi radiofonici o televisivi.

La domanda deve essere presentata nuovamente ogni anno; la prima volta quando arriverà la fattura di Serafe a gennaio 2019. Il modulo da usare sarà messo a disposizione online da Serafe e potrà anche esserle richiesto per telefono o in forma scritta.

Le economie domestiche esentate dal canone dovranno comunicare tempestivamente a Serafe tutte le nuove possibilità di ricezione di programmi radiotelevisivi e rinunciare all'esenzione. Tutti i membri maggiorenni dell'economia domestica sono responsabili per questo annuncio.

L'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM), in qualità di autorità di vigilanza e di ricorso e secondo la procedura prevista dalla legge, determina se sussistono i presupposti per l'esenzione dal canone. Inoltre, la firma della domanda di esenzione dall'obbligo di pagare il canone autorizza lo svolgimento di un controllo presso l'economia domestica in questione. L'UFCOM sanziona con una multa fino a 5'000 franchi qualsiasi infrazione all'obbligo di pagare il canone.

La possibilità annuale di richiedere l'esenzione (opting out) sarà concessa sino alla fine del 2023.

 

 
https://www.bakom.admin.ch/content/bakom/it/pagina-iniziale/l-ufcom/informazioni-dell-ufcom/ufcom-infomailing/ufcom-infomailing-49/neue-radio--und-fernsehabgabe---so-funktioniert-die-rechnungsste.html