Al fine di consolidare il legame con il pubblico, le emittenti radiotelevisive fanno regolarmente pubblicità per sé stesse. Dato che sempre più spesso questo tipo di autopromozione persegue anche interessi commerciali, è soggetto alle norme sulla pubblicità.
L'autopromozione deve essere separata dalla parte redazionale del programma ed è computata come tempo pubblicitario. Fanno eccezione i riferimenti ai propri programmi e il cosiddetto materiale d'accompagnamento direttamente legato a una trasmissione. Articoli autopromozionali (merchandising) come T-shirt, cappellini, CD e simili non possono invece essere promossi all'interno dei programmi.
La distinzione tra autopromozione e pubblicità "normale" assume particolare importanza pratica per i programmi radiofonici (soprattutto quelli della SSR), in cui non viene trasmessa pubblicità. Questi possono trasmettere autopromozione, a patto che questa pubblicità miri prevalentemente a consolidare il legame con il pubblico. La trasmissione deve avvenire al di fuori del programma redazionale.
Siccome la sponsorizzazione rappresenta una forma di finanziamento ammessa anche per le emittenti radiofoniche della SSR, nella pratica sorgono vieppiù problemi di separazione tra sponsorizzazione autorizzata, autopromozione autorizzata e pubblicità/autopromozione non autorizzata.
Ultima modifica 14.07.2010