Il 13 febbraio 2022 i cittadini hanno respinto il pacchetto di misure a favore dei media. Il Consiglio federale e il Parlamento avevano raccomandato di accettarlo. Contro il progetto di legge era stato lanciato il referendum.
La votazione sul pacchetto di misure ha avuto luogo il 13 febbraio 2022.
Votazione popolare su un pacchetto di misure a favore dei media
Cronologia dal basso verso l'alto:
Procedura di appianamento delle divergenze e votazione finale
Il 18 giugno 2021 il Parlamento ha deciso di sostenere i media con un pacchetto di misure.
Consiglio nazionale
Il 2 marzo 2021 il Consiglio nazionale ha accolto l'oggetto, in deroga al disegno, con 111 voti a favore e 67 contrari (17 astensioni).
Notizie ATS:
CN: 120 milioni per il finanziamento indiretto allo stampa (parlament.ch)
CN: 150 milioni di franchi per l'aiuto ai media (parlament.ch)
CTT-N
Il 9/10 novembre 2020 e il 15/16 febbraio 2021 la CTT-N si è occupata dell'oggetto.
Comunicati stampa della CTT-N:
Canone radiotelevisivo a carico delle imprese
Nella sessione invernale 2020 il Parlamento ha deciso una modifica dell'articolo 70 capoverso 2 LRTV che esenta i consorzi e altre società semplici dal pagamento del canone radiotelevisivo a carico delle imprese. Il Parlamento ha separato questa modifica dal pacchetto di misure a favore dei media trattandola in modo prioritario.
Bollettino ufficiale Consiglio nazionale
Bollettino ufficiale Consiglio degli Stati
Per ulteriori informazioni: sito dell'Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC)
Consiglio nazionale
Il 10 settembre 2020 il Consiglio nazionale ha rinviato il progetto alla commissione.
Notizia ATS:
CTT-N
Il 30 giugno e il 24/25 agosto 2020 la CTT-N si è occupata dell'oggetto.
Comunicati stampa della CTT-N:
La Commissione entra in materia sul pacchetto di misure a favore dei media
Consiglio degli Stati
Il 18 giugno 2020 il Consiglio degli Stati ha accolto l'oggetto, in deroga al disegno, con 29 voti a favore e 9 contrari (3 astensioni).
Notizia ATS:
CTT-S
Il 15 e il 27 maggio 2020 la CTT-S si è occupata dell'oggetto.
Comunicati stampa della CTT-S:
Rapporto finale "Confronto tra Paesi. Promozione dei media online" (PDF, 589 kB, 29.04.2020)(in tedesco)
Revisione parziale della legge federale sulla radiotelevisione e della legge sulle poste
Il 28 agosto 2019 il Consiglio federale si è espresso a favore di misure efficaci e di rapida attuazione a sostegno dei media online e dei giornali. Nella prima metà del 2020 sottoporrà al Parlamento un pacchetto di misure a sostegno dei media che prevede risorse finanziarie in favore dei media online. Inoltre, un numero maggiore di quotidiani e settimanali beneficerà del sostegno indiretto alla stampa. Il Consiglio federale rinuncia a una nuova legge federale sui media elettronici.
Avamprogetto di legge federale sui media elettronici
Procedura di consultazione
Tra il 20 giugno 2018 e il 15 ottobre 2018 le cerchie interessate hanno potuto esprimere il proprio parere in merito all'avamprogetto della nuova legge sui media elettronici (LME) che doveva sostituire l'attuale legge federale sulla radiotelevisione (LRTV). La procedura di consultazione ha suscitato un vivo interesse. Le 253 prese di posizione pervenute hanno mostrato opinioni divergenti.
Conferenza stampa del 4 marzo 2018
Alla conferenza stampa che ha fatto seguito alla votazione sull'iniziativa "Sì all'abolizione del canone radiotelevisivo (abolizione del canone Billag)", la consigliera federale Doris Leuthard ha descritto a grandi tratti l'orientamento della nuova legge. Ha ricordato che l'attuale legge è incentrata sulla radio e la televisione, e spiegato che siccome la fruizione mediatica via Internet è aumentata notevolmente, il Consiglio federale ha deciso di trasformarla in una legge sui media elettronici (LME). In questo modo si potrà rispondere alle mutate abitudini di fruizione. In futuro dovranno pertanto essere proposte offerte del servizio pubblico sia attraverso la radio e la televisione, sia via Internet, e queste dovranno essere finanziate tramite mandati di prestazioni. Sarà quindi meno determinante tramite quale vettore saranno fornite le offerte del servizio pubblico, conterà il fatto che queste vengano prodotte e che vi sia un'offerta variata in tutte le regioni linguistiche. Ciò dovrà avvenire nei limiti delle risorse attuali.
Le offerte dei media elettronici senza mandato di prestazioni dovranno invece essere liberalizzate per quanto possibile – ciò interessa soprattutto le radio senza mandato di prestazioni pubblico.
Le limitazioni pubblicitarie per la SSR rimangono invariate anche con la nuova legge, in particolare il divieto di pubblicità online. La SSR deve inoltre potenziare le cooperazioni.
In aggiunta, nel quadro della nuova legge il DATEC proporrà al Consiglio federale di creare una commissione indipendente responsabile del rilascio dei mandati di prestazioni e anche della concessione SSR. Oltre a ciò, il DATEC suggerirà al Consiglio federale di rinunciare alla possibilità di designare due membri del consiglio d'amministrazione della SSR.
I lavori di preparazione relativi alla nuova legge sui media elettronici sono in corso e l'avvio della consultazione a riguardo è previsto per l'estate.
In merito all'ats invece, va detto che nel paesaggio mediatico svizzero tale agenzia svolge un ruolo essenziale. In ottobre, nella sua decisione sull'ammontare del canone radiotelevisivo per gli anni 2019–2022, il Consiglio federale ha previsto due milioni di franchi per l'ats allo scopo di sostenere i servizi di cui beneficiano in tutte le regioni linguistiche le radio locali e le televisioni regionali con partecipazione al canone. Le basi legali a tale scopo dovranno dapprima essere create nell'ORTV e poi sancite nella legge sui media elettronici.
Conferenza stampa della consigliera federale Doris Leuthard sull'esito della votazione del 4.3.2018.
Gruppo di riflessione
Già durante i preparativi per stendere una tale legge si attingerà alle conoscenze specialistiche esterne all'Amministrazione, in particolare della ricerca scientifica, del settore dei media, della formazione e della tecnologia.
In questo contesto è stato creato un gruppo di riflessione. Le seguenti persone ne anno fatto parte:
- Annik Dubied
- Thomas Gabathuler
- Marcy Goldberg
- Dominik Kaiser
- Silvio Lebrument
- Thom Nagy
- Matteo Pelli
- Edy Salmina
- Simon Schlauri
- Hansruedi Schoch
- Alexandra Stark
- Felix Unholz
- Patrick Vallélian
Altre due persone che erano state invitate hanno rinunciato alla partecipazione.
Nel 2017 il gruppo di riflessione si è riunito tre volte.
Ultima modifica 02.12.2021