I rischi informatici che preoccupano – studio dell'Università di Friburgo

Furto di dati, intrusione illecita in un sistema di trattamento dati, danneggiamento di dati e hacking sono i rischi informatici più frequentemente citati dagli esperti svizzeri. Su incarico dell'UFCOM e della Centrale d'annuncio e d'analisi per la sicurezza dell'informazione MELANI, l'International institute of management in technology dell'Università di Friburgo (iimt) ha pubblicato uno studio su questo tema.

Sabine Brenner, Direzione operativa società dell'informazione, UFCOM

Il termine rischi informatici (o cyber-rischi) comprende ogni tipo di rischio legato alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC). Nel quadro dell'attuazione della Strategia nazionale per la protezione della Svizzera contro i rischi informatici (SNPC), l'iimt ha chiesto a 40 specialisti provenienti da economia, amministrazione, giustizia e polizia quali fossero i rischi più frequenti nel loro campo di attività. Inoltre, l'iimt ha voluto sapere in quali settori gli esperti si auspicano maggiori offerte di formazione e perfezionamento in relazione a tali rischi.

Rischi percepiti

Nel lavoro quotidiano, i rappresentanti dell'economia e dell'amministrazione sono soprattutto confrontati a furti di dati, intrusioni illecite in sistemi di trattamento dati, hacking, danneggiamento di dati e attacchi denial of service (negazione consapevole di un servizio). In ambito della giustizia e polizia, vengono inoltre menzionati gli attacchi mirati effettuati per ottenere informazioni su procedure in corso. Secondo gli esperti, la popolazione è principalmente confrontata con usurpazioni di identità, infrazioni penali quali frode o truffa, hacking e attacchi di malware.

Più formazione e perfezionamento: in quali ambiti?

Gli esperti identificano diversi ambiti in cui desidererebbero disporre di una migliore formazione, soprattutto volta a rafforzare la presa di coscienza dei rischi informatici esistenti, a creare ponti tra gli specialisti della sicurezza e la gerarchia dell'impresa, e a creare una cultura della sicurezza sul posto di lavoro. In generale, si augurano anche una migliore comunicazione su questo tema. Nel campo della "sicurezza tecnica", gli esperti deplorano l'assenza di offerte di formazione specifiche, ad esempio per i gruppi di intervento per la sicurezza informatica in caso di incidente. La polizia e gli ambienti giudiziari sottolineano l'assenza di una formazione combinata in diritto e scienze forensi, fattore che complica il lavoro in questo settore.

Lo studio dell'iimt "Offerte di formazione concernenti la gestione dei rischi informatici (Misura 7 SNPC): risultato delle interviste agli specialisti" è stato realizzato sulla base di colloqui condotti con 40 esperti. Non è rappresentativo tuttavia permette di riconoscere le tendenze e di aumentare la comprensione della problematica dei rischi informatici. Lo studio è disponibile in tedesco e francese.

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