Maria è finalmente in vacanza. Una volta giunta in albergo, apre la sua valigia e si accorge di aver dimenticato i caricatori di computer e cellulare. Alla ricezione non possono aiutarla: impossibile trovare quello necessario in una collezione impressionante di caricatori di ogni genere. Maria dovrà sacrificare parte del suo dolce far niente per andare ad acquistare i caricatori che le mancano. Da fine anno, una tale dimenticanza avrà sempre meno conseguenze in Europa, grazie all’introduzione di un'interfaccia di ricarica armonizzata – la presa tipo USB-C – specifica per apparecchiature di radiocomunicazione.

Maria-Alexandra Paun, Divisione Radio monitoring e impianti
In Europa come in Svizzera, cellulari, tablet, fotocamere digitali, cuffie, cuffie con microfono, console portatili per videogiochi, altoparlanti portatili, libri di lettura elettronici, tastiere, mouse, sistemi di navigazione portatili e auricolari immessi sul mercato dal 28 dicembre 2024 dovranno obbligatoriamente essere dotati di un’interfaccia di ricarica con presa tipo USB-C. Per i computer portatili occorrerà tuttavia attendere il 28 aprile 2026. La lista potrebbe ancora ampliarsi con l’integrazione di altri apparecchi.
I negozi, fisici oppure online, saranno tenuti a fornire i dispositivi menzionati senza caricatore. Se lo desiderano, potranno offrire alla loro clientela anche una variante con caricatore. A tale riguardo, delle etichette e dei pittogrammi appositi sono stati creati per informare la clientela.
Se un apparecchio è munito dell’interfaccia di ricarica armonizzata di tipo USB-C, il fabbricante potrà decidere di implementarvi in aggiunta il protocollo Power Delivery (PD). Quest'ultimo adatta l’energia necessaria in funzione delle esigenze di ricarica e di temperatura dell’apparecchio, ciò significa che i tempi di ricarica di questi dispositivi potranno essere ridotti fino al 70 per cento.

Ricarica uguale per tutti: introduzione dello standard USB-C in Europa
L'Unione europea (UE) si è posta all'avanguardia adottando a fine 2022 una legislazione che impone un'interfaccia di ricarica di tipo USB-C per alcune apparecchiature di radiocomunicazione. Tale iniziativa mira a ridurre l’enorme quantità di rifiuti elettronici generati dallo smaltimento di caricatori e cavi (11'000 tonnellate di rifiuti elettronici all'anno, secondo le stime della Commissione europea). Il 22 novembre 2023, il Consiglio federale ha deciso di imporre anche in Svizzera l'uso del caricatore universale, garantendo così che l'accordo fra Svizzera e UE in merito al riconoscimento reciproco in materia di valutazione della conformità, rimanga applicabile agli impianti di telecomunicazione.
Per i consumatori, l'introduzione generalizzata dell'USB-C offre un grande vantaggio: non servirà più cercare il caricatore giusto o districarsi fra grovigli di cavi in quanto la procedura di ricarica diviene semplice e diretta. Poiché il caricatore USB-C è universale, un maggior numero di fabbricanti sono incoraggiati ad adottare tale norma, favorendo un miglioramento della qualità e dei prezzi di mercato.
Un futuro promettente
L'UE prevede di ampliare la lista delle apparecchiature interessate da tale provvedimento. A Maria occorrerebbe dunque un unico cavo di alimentazione per caricare non solo il suo telefonino, ma anche lo spazzolino elettrico, lo smartwatch e, forse, anche la sua bicicletta elettrica.
Sul piano legislativo, l'introduzione dell'USB-C costituisce una tappa verso un ecosistema digitale più sostenibile e meno inquinante. Agevolando la compatibilità fra apparecchi e riducendo i rifiuti elettronici, agli utenti viene offerta maggiore comodità.
Ultima modifica 10.12.2024