Gli apparecchi di radiocomunicazione devono essere più resistenti alle interferenze generate da altri sistemi radioelettrici che utilizzano frequenze identiche o vicine. Questo è l'obiettivo di una nuova raccomandazione ECC (Electronic Communications Committee), approvata il 10 maggio 2024 e che segna la conclusione di un programma di lavoro iniziato circa dieci anni fa, in cui la Svizzera, rappresentata dai collaboratori dell'Ufficio federale delle comunicazioni UFCOM, ha svolto un ruolo attivo.

Benjamin Fuchs, Concessioni e gestione delle frequenze
In tutto il mondo sono in costante aumento gli utenti di comunicazioni mobili, Wi-Fi o vari dispositivi a bassa potenza o a corto raggio, come telecomandi o auricolari senza filo, per citare solo alcuni esempi. Le nuove applicazioni di radiocomunicazione che si affacciano sul mercato sono sempre più e richiedono un numero continuamente maggiore di frequenze. Questo porta inesorabilmente a una crescente congestione dello spettro radio: una risorsa limitata. Individuare nuove frequenze per nuovi utilizzi, evitando al contempo le interferenze con gli utenti attuali, è una vera e propria sfida per le autorità nazionali di regolamentazione delle radiocomunicazioni come l'UFCOM.
Trasmettitori e ricevitori: due facce dello stesso problema di interferenza
Sia i trasmettitori che i ricevitori svolgono un ruolo importante nell'utilizzo efficiente dello spettro delle frequenze e quindi nel ridurre le interferenze. I trasmettitori devono quindi essere concepiti in modo da non interferire con gli utenti dello spettro che sono vicini (zona rossa in basso). D'altra parte, i ricevitori devono essere sufficientemente selettivi per respingere i segnali di interferenza provenienti dai trasmettitori vicini (zona verde in basso).
Rafforzare la resilienza dei ricevitori
Inizialmente, il Comitato per le comunicazioni elettroniche (Electronic Communications Committee ECC) si è concentrato sui trasmettitori per ridurre le interferenze tra i sistemi di radiocomunicazione. Nella sua raccomandazione del 1998 (ERC 74-01), l'ECC ha definito i limiti di potenza per le emissioni indesiderate, ossia le emissioni al di fuori della banda operativa dei sistemi. Questi limiti sono stati successivamente implementati negli standard definiti dall'Istituto europeo delle norme di telecomunicazione (ETSI).
Tuttavia, in molti casi di interferenza, le prestazioni dei ricevitori sono risultate essere il fattore critico in quanto questi ultimi captano segnali al di fuori della loro banda di frequenza. Per aumentare la resilienza dei ricevitori alle interferenze, occorre migliorare la loro capacità di selezionare unicamente le frequenze strettamente necessarie per comunicare e bloccare le altre.
La Direttiva dell'Unione europea sulle apparecchiature radio (RED) ha introdotto per la prima volta nel 2014 i requisiti minimi di prestazione dei ricevitori. L'ETSI deve tenerne conto quando elabora gli standard per le apparecchiature radio. Si tratta di una sfida per il settore, in quanto l'introduzione sul mercato di ricevitori più efficienti richiede generalmente un migliore filtraggio delle frequenze, che spesso comporta un aumento dei prezzi degli apparecchi.
Collaborazione tra industria e autorità di regolamentazione
In totale, ci sono voluti circa dieci anni di lavoro tecnico, chiarimenti e negoziati per sviluppare questa raccomandazione. È stata perfezionata una nuova metodologia per caratterizzare le prestazioni dei ricevitori dei principali sistemi di radiocomunicazione in uso.
Considerato il probabile impatto sullo sviluppo dei futuri ricevitori di radiocomunicazione, vari settori dell'industria hanno partecipato attivamente al processo. Per rispondere alle preoccupazioni dell'industria, è stato deciso che la prima versione della raccomandazione rispecchi in alcuni casi solo le prestazioni attuali delle apparecchiature più moderne, mentre le versioni successive specificheranno livelli più severi laddove sono necessari miglioramenti.
Questo approccio a lungo termine mira a trovare un equilibrio. Innanzitutto fornisce informazioni necessarie sui ricevitori attuali ai membri della Conferenza europea delle amministrazioni delle poste e delle telecomunicazioni (CEPT) e ai gruppi dell'ECC al fine di effettuare studi di coesistenza tra sistemi di radiocomunicazione. Secondariamente dà all'industria il tempo di migliorare la progettazione futura dei ricevitori senza imporre vincoli eccessivi ai prodotti attuali.
Verso ricevitori più robusti per un migliore utilizzo dello spettro
Il 10 maggio 2024, l'ECC ha approvato la raccomandazione (ECC/REC/(24)01 of 10 May 2024 on Receiver resilience to transmission on adjacent frequency ranges) che è volta a migliorare l'efficienza dell'utilizzo dello spettro. L'obiettivo è di rendere i ricevitori radio più resistenti alle interferenze così che possano funzionare in modo ottimale anche in presenza di altri sistemi che utilizzano la stessa banda di frequenza o quelle vicine.
L'ETSI dovrà tenere conto di questi livelli di resilienza nello sviluppo di nuovi standard per i sistemi di radiocomunicazione e nella revisione di quelli esistenti, in particolare le reti mobili, i dispositivi a corto raggio, i ricevitori di radiodiffusione e anche il Wi-Fi. Si prevede che questa raccomandazione verrà riesaminata tra cinque anni per tenere il passo con gli sviluppi del mercato e continuare a rendere l'utilizzo dello spettro più efficiente per tutti.
Ultima modifica 17.09.2024