Mario, un commerciante di auto d'occasione che voleva fare un po' di soldi rapidamente, si ritrova in una situazione inaspettata che rischia di costargli cara. Questo esempio ci mostra le responsabilità che gli importatori devono assumersi e che la conformità degli apparecchi non va sottovalutata.

Marco Oggier, Divisione Radio monitoring e impianti
Chiamiamolo Mario. Vende auto d'occasione e riesce a malapena ad arrivare a fine mese. Nonostante lavori con impegno tutto il giorno, prevede di non diventare mai ricco con il suo lavoro. Una sera però, navigando su Internet, pensa di aver trovato la giusta soluzione: potrebbe rivendere in Svizzera una serie di articoli acquistati a prezzi bassi su piattaforme di vendita estere, realizzando un importante profitto e senza correre rischi, almeno così crede. Su una piattaforma di vendita svizzera offre quindi un'intera collezione di articoli pratici, tra cui apparecchi di radiocomunicazione di uso corrente.
Gli affari vanno a gonfie vele e, dopo alcuni mesi in cui è riuscito a guadagnare un bel gruzzoletto, il suo successo lo rende fiero di sé... almeno fino a quando riceve una lettera in cui gli viene comunicato che l'UFCOM effettuerà un controllo degli apparecchi di radiocomunicazione da lui offerti. Così, la sua intraprendente storia non ha un lieto fine. Infatti, siccome gli apparecchi controllati sono risultati essere non conformi, gli viene imposto un divieto di vendita e gli vengono addossati i costi per la procedura amministrativa.
Nel caso di un controllo, l'importatore deve poter fornire all'UFCOM, entro un determinato periodo di tempo, un campione dell'apparecchio controllato e tutte le prove di conformità del prodotto, in particolare la dichiarazione di conformità e la documentazione tecnica. Prima di importare il prodotto, l'importatore deve quindi assicurarsi di poter ottenere le prove di conformità previste dalla legge e che il prodotto soddisfi le altre condizioni di immissione sul mercato (in particolare il corretto contrassegno e le informazioni per l'utente). In caso contrario, deve assumersi le conseguenze (divieto di vendita, fatturazione dei costi procedurali o addirittura una multa).
Motivi addotti dai venditori online per discolparsi
I venditori nei confronti dei quali l'UFCOM ha aperto una procedura indicano due motivi principali per cui hanno violato le disposizioni di legge summenzionate.
- Molti di loro dichiarano di non essere a conoscenza del fatto che alcuni apparecchi fossero impianti di radiocomunicazione. La comunicazione wireless si nasconde tuttavia in molti dispositivi.
- Alcuni pensano che un apparecchio già venduto online da altri non può rappresentare un problema. Vale lo stesso principio del traffico stradale: il fatto che una persona superi il limite di velocità autorizzato non protegge chi decide di fare altrettanto. Occorre quindi prendere le dovute precauzioni prima di offrire un prodotto online.
Consigli dell'UFCOM
Prima di decidere di immettere apparecchi di radiocomunicazione sul mercato svizzero, assicuratevi di aver controllato le informazioni disponibili sulle pagine dell'UFCOM e in particolare l'elenco degli apparecchi non conformi (v. lista dei link in basso). Consultate spesso le pagine Internet dell'UFCOM per avere informazioni aggiornate.
Qualsiasi prodotto in grado di comunicare tramite onde radio è un apparecchio di radiocomunicazione (v. definizione nell'ordinanza sugli impianti di telecomunicazione). Molti apparecchi di uso corrente dotati di un'interfaccia WiFi o Bluetooth, comunemente chiamati "wireless", sono apparecchi radio, come ad esempio tastiere, mouse per computer, auricolari, altoparlanti e persino elettrodomestici (es. frigorifero, forno, lavatrice, spazzolino da denti, rasoio, ecc.).
Ultima modifica 17.09.2024