Il 13 febbraio 2022 i cittadini hanno respinto il pacchetto di misure a favore dei media. Il Consiglio federale e il Parlamento avevano raccomandato di accettarlo. Contro il progetto di legge era stato lanciato il referendum.
Il 4 marzo 2018 il popolo ha respinto l'iniziativa popolare "Sì all'abolizione del canone radiotelevisivo" (abolizione del canone Billag)" seguendo in questo modo la raccomandazione del Consiglio federale e del Parlamento. L’iniziativa chiedeva alla Confederazione di sopprimere il canone di ricezione per la radiotelevisione e di smettere di sovvenzionare i canali radiotelevisivi.
Il 5 giugno il popolo ha respinto l'iniziativa "A favore del servizio pubblico", concordando in questo modo con il parere del Consiglio federale e del Parlamento che ritenevano che limitare il margine di manovra della Posta, di Swisscom e delle FFS avrebbe indebolito il servizio pubblico in Svizzera.
Il 14 giugno 2015 il popolo ha accettato la revisione della legge federale sulla radiotelevisione (LRTV). Il sistema di riscossione del canone sarà così adeguato al mutato contesto tecnologico e la fattura annuale per le economie domestiche diminuirà. Le radio e le televisioni locali potranno disporre di mezzi finanziari più cospicui.