Termini M - N

Modalità

Il DAB può essere trasmesso in quattro diverse modalità (da non confondere con i protection level). Queste modalità permettono di ottimizzare vari metodi di trasmissione e zone di diffusione. Si tratta in particolare di sincronizzare in modo ottimale la rete isofrequenziale COFDM. Con ogni modalità (I, II, III, IV) viene scelta un'altra combinazione di parametri come durata dei simboli, intervallo di guardia, durata del simbolo zero, numero di sottoportanti, spaziatura tra sottoportanti, ecc.

  • Modalità I: ottimizzata per la trasmissione nella gamma VHF (banda III - canale 12), pertanto utilizzata per la diffusione degli ensemble a livello nazionale. Permette una ricezione senza disturbi fino a 240km/h. Utilizza 1536 sottoportanti.
  • Modalità II: ottimizzata per la trasmissione nella gamma fino a 1.5 GHz. Viene utilizzato un basso numero di portanti, una spaziatura maggiore tra le portanti e un intervallo di guardia più piccolo. Adatto per le piccole reti isofrequenziali, ad es. per ensemble regionali/locali nella banda L.
  • Modalità III: ottimizzata per la trasmissione di DAB via satellite, su frequenze fino a 3 GHz. Breve durata del simbolo e piccolo intervallo di guardia.
  • Modalità IV: compromesso tra la modalità I e la modalità II, con alcune caratteristiche proprie. 

Modo di trasmissione

I flussi di dati digitali di un canale vengono scomposti dopo il multiplexing mediante una particolare procedura di modulazione (Codes Orthogonal Frequency Division Multiplex, COFDM) sul trasmettitore in numerose unità e diffusi con i segnali di codifica su altrettante singole frequenze portanti. Grazie alle informazioni dei segnali di codifica nel ricevitore, i dati vengono riordinati nella corretta sequenza, vengono corretti eventuali errori di trasmissione e convertiti in segnali analogici.

MOT, Multimedia Object Transfer

Trasmissione di dati multimediali

MPEG

Acronimo di "motion pictures expert group". L'acronimo designa lo standard attualmente più usato per la riduzione dei dati di immagini (video) in movimento. Questo gruppo ha fissato e fissa formati dati e procedure che permettono di comprimere (dunque risparmiare spazio) e memorizzare dati video e multimediali (video, immagini, suoni) mantenendo una qualità elevata. Lo standard MPEG si suddivide in MPEG-1, MPEG-2, MPEG-3 e MPEG-4; lo standard MPEG-3 è stato nel frattempo integrato in MPEG-2. Per poter elaborare e trasportare con "normali" computer l'enorme quantità di dati di film (90 minuti di film, 25 immagini al secondo, elevata risoluzione, molti colori costituiscono ca. 120 GByte), vengono salvate solo le modifiche rispetto all'immagine precedente. Questo metodo permette di ridurre del 99% ca. i dati di un film video. La compressione possibile raggiunge i 200:1.

Multiplex

Per motivi legati alla tecnica delle frequenze, nella radiodiffusione digitale vengono trasmessi pacchetti di programmi e non singoli programmi. Il multiplexer è un calcolatore, che riunisce più programmi in un flusso dati (il cosiddetto multiplex) prima che siano trasmessi. Poiché si tratta di dati digitali, è possibile trasmettere contemporaneamente dati video, audio o di altro tipo. Un pacchetto di dati radio (ensemble) è composto di 8 - 9 programmi, un pacchetto TV (bouquet) di 4 - 6.

MUSICAM

Acronimo per Masking Pattern Universal Sub-Band Integrated Coding and Multiplexing. Procedimento per la riduzione di dati sonori; vengono estrapolati i suoni entro la soglia di udibilità minima e massima, senza provocare una perdita di qualità udibile.

NPAD,

Non Programme Associated Data Servizi dati indipendenti dai programmi radio

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