La stragrande maggioranza (158 su 166) degli impianti di telecomunicazione sottoposti a controllo da parte dell'UFCOM nel 2014 si è rivelata non conforme alle esigenze. Un risultato analogo si è riscontrato nel campo della compatibilità eleettromagnetica degli apparecchi elettrici (17 apparecchi su 18 non erano conformi). Sono risultati deludenti, sebbene non riflettano fedelmente la situazione del mercato. L'UFCOM concentra infatti il suo compito di sorveglianza nei settori che sono notoriamente più a rischio.
Lucio Cocciantelli, divisione Radio monitoring e impianti
Tra gli impianti di telecomunicazione controllati dall'UFCOM nel 2014, il 99 per cento non era conforme, ciò rappresenta un aumento del 4 per cento rispetto all'anno precedente. Tra gli apparecchi elettrici controllati, invece, il 95 per cento non soddisfava le esigenze in materia di compatibilità elettrica, nel 2013 si trattava solo dell'80 per cento. Queste percentuali elevate non riflettono esattamente la situazione sul mercato. Infatti, non disponendo delle risorse necessarie per effettuare un controllo sistematico del mercato in tutti gli ambiti di sua competenza, l'UFCOM attua controlli mirati in determinati settori precedentemente identificati come problematici. Stando alle informazioni fornite dalle autorità preposte alla sorveglianza del mercato nei diversi Paesi dell'UE, il tasso reale di non conformità del mercato nel suo complesso può essere stimato al 40 per cento circa. Questa proporzione è e rimane tuttora troppo elevata.
Nel 2014, per quanto riguarda gli impianti di telecomunicazione, l'UFCOM ha esaminato soprattutto telecomandi, microfoni senza filo, cuffie senza filo, apparecchi per le rete locali (WiFi), ripetitori di telefonia mobile (GSM, UMTS, ...) e ricetrasmittenti per la trasmissione vocale. Nel campo della compatibilità elettromagnetica, i controlli si sono focalizzati principalmente sui convertitori per i pannelli solari e sulle lampade LED.