Contributo della Svizzera a una società dell'informazione più equa

Le Nazioni Unite intendono proseguire il loro impegno a favore di una società dell'informazione inclusiva, che permetta a tutti di beneficiare delle possibilità offerte dalle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione. In occasione dell'incontro di alto livello dei membri delle Nazioni Unite, la Svizzera si è impegnata per l'eliminazione del divario digitale.

Nicolas Rollier, Affari internazionali

A circa dieci anni di distanza dal Vertice mondiale sulla società dell'informazione (VMSI; 2003 a Ginevra e 2005 a Tunisi), in occasione dell'incontro di alto livello del 15 e 16 dicembre svoltosi a New York, l'Assemblea generale dell'ONU ha deciso il proseguo dei lavori. L'incontro, cui hanno partecipato circa 80 delegazioni di alto livello degli Stati membri (ca. 20 fra ministri, viceministri e segretari di Stato), agenzie dell'ONU e la società civile, ha segnato la conclusione di un processo pluriennale volto alla verifica dello stato di attuazione dei risultati del VMSI.

Permane una grande necessità di intervento

Dalla valutazione dello stato di attuazione è emerso che negli ultimi dieci anni, seppure siano stati conseguiti diversi obiettivi, come per esempio l'aumento del numero delle persone collegate a Internet, vi sono tuttora ambiti che richiedono un intervento. Permane inoltre il divario digitale tra i diversi Paesi, ma anche all'interno dei Paesi stessi e tra i sessi. Pertanto, i lavori di attuazione dei risultati del VMSI saranno portati avanti anche nei prossimi anni e valutati nuovamente nel 2025, in occasione di un altro incontro di alto livello dell'Assemblea generale dell'ONU.

La delegazione svizzera, guidata dal direttore dell'UFCOM, si è adoperata soprattutto affinché tutte le persone possano fruire, a prescindere dal sesso, dall'età e dalla nazionalità, delle possibilità offerte dalle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. In particolare, si auspica a ridurre il divario digitale tra i Paesi sviluppati e quelli in via di sviluppo nonché a migliorare le opportunità delle donne di usufruire di queste tecnologie. Pertanto, nel quadro di un evento collaterale che ha visto una forte affluenza, la Svizzera ha sostenuto l'Unione internazionale delle telecomunicazioni (UIT) e UN Women, un organo delle Nazioni Unite, nel lancio del loro piano d'azione comune. Infine, la Svizzera ha partecipato attivamente a diversi eventi collaterali e approfittato dell'opportunità di incontri bilaterali.  

Rafforzato il carattere universale dei diritti dell'uomo

All'incontro di New York, gli Stati membri delle Nazioni Unite hanno rinnovato il loro impegno per una società dell'informazione inclusiva e orientata allo sviluppo, ponendo l'accento sull'importanza centrale delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione per l'attuazione degli obiettivi in materia di sviluppo sostenibile definiti il 15 settembre 2015 presso la sede principale delle Nazioni Unite (Agenda 2030), sul carattere universale dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, e sull'importanza centrale della libertà di espressione per la società dell'informazione. È stato dunque sottolineato esplicitamente
che qualsiasi diritto che si applica off-line vale anche on-line.

Positivo è anche il fatto che il documento conclusivo ribadisca l'importanza della collaborazione tra attori statali e non statali (approccio multipartecipativo). Ne è un buon esempio l'Internet Governance Forum delle Nazioni Unite, il cui mandato è stato prorogato di altri dieci anni. Questa piattaforma di discussione permette a tutti i gruppi di interesse di confrontarsi in modo informale sui temi legati a Internet: una soluzione vincente per tutti i partecipanti.

https://www.bakom.admin.ch/content/bakom/it/pagina-iniziale/l-ufcom/informazioni-dell-ufcom/ufcom-infomailing/bakom-infomailing-41/schweizer-beitrag-fuer-eine-gerechtere-informationsgesellschaft.html