Nuove frequenze per il Wi-Fi ad alta velocità

Dal 2021 in Svizzera e nell'Unione europea sono disponibili frequenze aggiuntive per Internet a alta velocità senza filo. Con una maggiore capacità e una migliore qualità di connessione, la nuova tecnologia Wi-Fi 6E, che utilizza queste frequenze, permette ad esempio di sviluppare applicazioni soprattutto nell'ambito della realtà aumentata o della telemedicina. L'Ufficio federale delle comunicazioni UFCOM è stato fin dall'inizio uno dei protagonisti del lungo processo che le autorità di regolamentazione europee hanno avviato per giungere a questa decisione.

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Dr. Ivica Stevanovic, Divisione Concessioni e gestione e delle frequenze

L'introduzione del Wi-Fi 6E in Svizzera e in Europa è ora possibile grazie ai 480 MHz di spettro aggiuntivi assegnati alle reti RLAN (Radio Local Area Network) nella banda dei 6 GHz (5945-6425 MHz). Queste reti senza filo che forniscono accesso a Internet avevano in precedenza un totale di circa 300 MHz nelle bande di frequenza dei 2,4 GHz e dei 5 GHz. Canali più ampi e la possibilità di aggregarli migliorano la capacità e la qualità della connessione e rappresentano un chiaro vantaggio per il buon funzionamento delle applicazioni che richiedono elevate velocità di trasmissione dati, tra cui videoconferenze, streaming, realtà virtuale/aumentata, comunicazione su vasta scala da macchina a macchina e telemedicina.

Dispositivi Wi-Fi 6E già disponibili

Sul mercato sono già disponibili quasi 200 dispositivi che supportano il Wi-Fi 6E, tra cui più di 70 modelli di computer portatili, decine di punti di accesso e router Wi-Fi, nonché decine di smartphone e diverse smart TV. Questi prodotti possono essere importati e utilizzati sul territorio svizzero nella banda assegnata alle reti RLAN e alle condizioni definite nelle prescrizioni tecniche d'interfaccia (RIR).

Applicazione della decisione europea in Svizzera

Il 20 novembre 2020 il Comitato per le comunicazioni elettroniche (ECC) della Conferenza europea delle amministrazioni delle Poste e delle Telecomunicazioni (CEPT) ha deciso di assegnare nuove frequenze per le reti RLAN. La Svizzera ha adottato questa decisione dell'ECC nel 2021 adattando le RIR e integrandole anche nel piano nazionale di attribuzione delle frequenze (PNAF). Si distinguono due classi di dispositivi RLAN a 6 GHz:

  • dispositivi a bassissima potenza (ad es. smartphone, tablet, oggetti connessi), che possono funzionare con una potenza massima di 25 mW e possono essere utilizzati sia all'interno che all'esterno;
  • dispositivi a bassa potenza (come i punti di accesso e i router), che possono funzionare con una potenza massima di 200 mW ma essere utilizzati esclusivamente all'interno.

Questi limiti di potenza permettono di evitare interferenze tra i ponti radio terrestri e i collegamenti satellitari. Per proteggere i sistemi di comunicazione del trasporto ferroviario che, in alcune aree urbane in Europa, operano nella banda adiacente inferiore ai 6 GHz, sono state introdotte due restrizioni aggiuntive: una banda di protezione di 20 MHz e limiti per le emissioni RLAN fuori banda. Una revisione del limite iniziale di emissione fuori banda per i dispositivi RLAN a bassissima potenza è prevista per gennaio 2025. Il gruppo di progetto tecnico SE45 è incaricato di realizzare ulteriori misure e studi che contribuiranno a revisionare questo limite per consentire la condivisione più efficiente dello spettro, garantendo nel contempo la protezione delle infrastrutture ferroviarie urbane.

La prima riunione del gruppo di progetto SE45 si è svolta nel novembre 2017 presso la sede dell'UFCOM a Bienne.

Come siamo arrivati a una tale soluzione?

Tutto è iniziato nel 2017, quando la Svizzera, insieme ad altre nove amministrazioni dell'ECC, ha proposto di studiare le condizioni tecniche su cui basarsi per aprire frequenze supplementari nella banda dei 6 GHz per Internet senza filo. L'ECC ha commissionato il lavoro a due nuovi gruppi. Il gruppo di progetto SE45, sotto la presidenza dell'UFCOM, è stato incaricato di sviluppare le condizioni tecniche affinché i dispositivi RLAN possano utilizzare queste frequenze senza interferire con i servizi esistenti in tale banda (ponti radio terrestri e collegamenti satellitari). Il gruppo del progetto normativo FM57 ha dovuto trasporre i risultati tecnici conformemente alle condizioni normative applicabili nei Paesi membri della CEPT. Poco dopo l'inizio dei lavori, la Commissione europea (CE) è intervenuta per conferire all'ECC un mandato formale per continuare quest'attività. In questo modo, le decisioni prese al termine dei lavori diventano giuridicamente vincolanti per i 27 Stati membri della CE. I 48 Paesi membri della CEPT restano liberi di adottare o meno queste decisioni nella loro legislazione nazionale.

Attività attuali nel mondo

Mentre nei Paesi CEPT solo la parte inferiore della banda dei 6 GHz (5945-6425 MHz) è assegnata alle reti RLAN, alcuni altri Paesi nel mondo hanno deciso di assegnarla interamente (5925-7125 MHz). Gli Stati Uniti sono stati i primi a prendere questa decisione, seguiti da molti altri Paesi del continente americano che hanno già adottato l'intera banda dei 6 GHz (ad es. Canada, Brasile, Cile, Perù) o stanno valutando di farlo (ad es. Messico, Colombia). In Medio Oriente e in Asia, l'Arabia Saudita e la Corea del Sud hanno seguito l'esempio degli Stati Uniti, mentre Giappone, Australia e Nuova Zelanda hanno optato solo per la parte inferiore della banda, come in Europa, e stanno attualmente studiando la fascia superiore. Lo stato attuale dell'adozione della banda dei 6 GHz in tutto il mondo può essere consultato sul sito Alleanza Wi-Fi.

In seguito a questi sviluppi, l'ECC ha deciso di esaminare anche la banda superiore dei 6 GHz (6425-7125 MHz) per l'uso di reti RLAN senza concessione. Il gruppo di progetto SE45 è incaricato di realizzare degli studi tecnici supplementari e di finalizzarli entro il 2024.

Va notato che l'utilizzo senza concessione della stessa banda di frequenza da parte della telefonia mobile è attualmente in esame in vista della Conferenza mondiale delle radiocomunicazioni 2023 (CMR-23). Questo lavoro dovrebbe fornire alle amministrazioni le informazioni necessarie per determinare come utilizzare al meglio questa parte dello spettro.

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