Pubblicità a schermo ripartito, pubblicità interattiva e pubblicità virtuale

In televisione sono consentite la pubblicità a schermo ripartito, la pubblicità interattiva e quella virtuale. Per questi tipi di pubblicità vigono particolari disposizioni dato che vi è il pericolo che non venga rispettato il principio di separazione tra pubblicità e parte redazionale del programma.

La pubblicità a schermo ripartito (split screen), mandata in onda durante una trasmissione redazionale, è computata come tempo di pubblicità. La superficie pubblicitaria deve costituire un'unità ed essere situata al bordo dello schermo. Non deve tagliare otticamente il contenuto redazionale, non coprire più di un terzo della superficie dello schermo e non utilizzare alcun suono. Va separata chiaramente dal resto del programma e designata come pubblicità. La SSR può inserire pubblicità a schermo ripartito solo durante la trasmissione di manifestazioni sportive.

La pubblicità interattiva permette, attivando un simbolo visualizzato sullo schermo, di passare dal programma televisivo a uno spazio pubblicitario interattivo. È ammessa se, dopo l'attivazione, il pubblico è informato che lascia il programma televisivo per entrare in uno spazio commerciale e se ha confermato questo cambiamento. L'interfaccia immediatamente successiva alla conferma non può contenere pubblicità per prodotti o servizi per i quali l'emittente non è autorizzata a fare pubblicità.

Con la pubblicità virtuale viene modificato il segnale da diffondere in modo da sostituire con altre le superfici pubblicitarie situate sul luogo della registrazione. È ammessa se la superficie pubblicitaria da sostituire è in relazione con un avvenimento pubblico organizzato da terzi e se la superficie pubblicitaria fissa situata sul luogo della registrazione è stata allestita da terzi appositamente per tale avvenimento. Se la superficie pubblicitaria sostituita impiega immagini animate, anche la pubblicità virtuale può utilizzare immagini simili. Occorre segnalare all'inizio e al termine della trasmissione se viene fatto uso di pubblicità virtuale. Questa forma pubblicitaria non è computata come tempo di pubblicità. La SSR può inserire pubblicità virtuale solo durante la trasmissione di manifestazioni sportive.

Tutte queste forme pubblicitarie sono vietate nei notiziari e nelle trasmissioni di attualità politica, nelle trasmissioni per bambini e durante la trasmissione di funzioni religiose.

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