Separazione tra pubblicità e programma

Le emittenti radiotelevisive hanno bisogno della pubblicità per poter finanziare i loro programmi. Va tuttavia evitata la confusione tra pubblicità e parte redazionale del programma. Il telespettatore o il radioascoltatore deve sapere a cosa è confrontato.

I messaggi pubblicitari non possono essere inseriti nella parte redazionale del programma. Il telespettatore, il radioascoltatore e il realizzatore di programmi vanno protetti dagli abusi commerciali. Le disposizioni della legge sulla radiotelevisione stabiliscono perciò che la pubblicità sia separata dal resto del programma con un chiaro segnale ottico o acustico posto all'inizio e alla fine dell'inserto pubblicitario (principio della separazione).

Al principio della separazione tra pubblicità e programma non è sempre riservata la dovuta attenzione. Capita che in un programma vengano nascosti messaggi pubblicitari (la cosiddetta pubblicitàocculta) oppure che in una trasmissione vengano collocati determinati oggetti e accessori per ottenere un effetto promozionale (il cosiddetto product placement). La pubblicità occulta è sempre illegale, mentre il product placement è ammesso nei casi in cui è adatto all'impostazione del programma e viene dichiarato espressamente.

Mira a evitare la confusione tra pubblicità e programma anche la disposizione che vieta in linea di principio ai collaboratori stabili ai programmi radiotelevisivi di apparire in spot pubblicitari.

Per motivi di trasparenza, inoltre, la pubblicità che dura più di un minuto deve essere sempre contraddistinta in quanto tale.

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