Le basi del servizio universale

Lo scopo del servizio universale è quello di garantire un'offerta di servizi di telecomunicazione di base a tutta la popolazione, in ogni regione del Paese. Questi servizi devono essere sicuri, proposti a prezzi ragionevoli e soddisfare determinati criteri in materia di qualità.

Le telecomunicazioni rivestono grande importanza non solo per l'economia bensì anche per i consumatori e la società. Ragion per cui la Confederazione deve provvedere affinché in tutte le regioni del Paese vi sia un servizio universale di base sufficiente e a prezzo ragionevole (articolo 92 della Costituzione federale). Questo principio è sancito dalla legge del 30 aprile 1997 sulle telecomunicazioni (LTC) il cui scopo è quello di rendere possibile una concorrenza efficace nella fornitura dei servizi di telecomunicazione e assicurare a tutte le cerchie della popolazione in tutte le parti del Paese un servizio universale di telecomunicazione affidabile e a prezzi accessibili.

Offerta di servizi orientata alla domanda

Dalla sua liberalizzazione avvenuta il 1° gennaio 1998, il compito di soddisfare le esigenze degli utenti incombe principalmente al mercato delle telecomunicazioni. In determinate circostanze, soprattutto nelle regioni periferiche, alcuni utenti potrebbero tuttavia non disporre delle prestazioni di base in materia di telecomunicazioni. Queste situazioni possono essere evitate grazie al servizio universale che assicura a tutta la popolazione un'offerta di base per i servizi ritenuti più indispensabili. La concessionaria del servizio universale può rinunciare alla fornitura di un'offerta se sul mercato è disponibile un'offerta comparabile per il cliente in questione.

Neutralità tecnologica

Le disposizioni in materia di servizio universale contenute nella legge sulle telecomunicazioni sono concepite in modo da essere neutrali dal punto di vista tecnologico, vale a dire che per la fornitura dei servizi possono essere utilizzate tecnologie di rete fissa, satellitare o di telefonia mobile, nonché un mix di tecnologie diverse. Il titolare della concessione del servizio universale decide quale tecnologia utilizzare in ogni singolo caso.

Adeguamento del servizio universale

Conformemente all'articolo 16 capoverso 3 della legge sulle telecomunicazioni (LTC), il Consiglio federale adegua periodicamente le prestazioni del servizio universale alle esigenze sociali ed economiche e allo stato della tecnica. Il Consiglio federale ha sfruttato questa possibilità per l'ultima volta il 16 dicembre 2022 per definire il contenuto del servizio universale a partire dal 2024.

Procedura

Per vigilare affinché il servizio universale sia garantito in Svizzera, la Commissione federale delle comunicazioni (ComCom) attribuisce una o più concessioni che obbligano uno o diversi fornitori di servizi di telecomunicazione ad offrire le prestazioni del servizio universale. Queste concessioni sono di regola attribuite tramite gara pubblica, la cui procedura deve rispettare i principi di obiettività, di non discriminazione e di trasparenza. In caso di insuccesso della gara pubblica, ad esempio per violazione delle regole della concorrenza o in assenza di un candidato adeguato, la ComCom incarica uno o più fornitori di servizi di telecomunicazione di assicurare il servizio universale. Il 15 maggio 2023 ha fatto ricorso a questa possibilità designando Swisscom come concessionaria del servizio universale dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2031.

La concessionaria

L'impresa Swisscom ha garantito la fornitura delle prestazioni del servizio universale dal momento dell'apertura del mercato delle telecomunicazioni nel 1998. La prima concessione per il servizio universale le è stata attribuita ai sensi delle disposizioni transitorie della legge, per i primi cinque anni (1998-2002). Una seconda concessione per il periodo dal 1° gennaio 2003 al 31 dicembre 2007 le è stata attribuita a seguito del primo bando pubblico indetto dopo la liberalizzazione. Il 21 giugno 2007, a seguito di un secondo bando pubblico, la ComCom ha nuovamente designato Swisscom come concessionaria del servizio universale per una durata di dieci anni, ossia dal 1° gennaio 2008 al 31 dicembre 2017. Nel 2016 e 2022, la ComCom ha condotto un sondaggio per rilevare l’interesse degli operatori del mercato svizzero idonei alla fornitura del servizio universale. In questa occasione solamente Swisscom si è dimostrata interessata a esercitare tale funzione. La ComCom ha dunque deciso in entrambi i periodi di concessione di non indire alcuna gara pubblica e di rilasciare la concessione a Swisscom.

Questioni finanziarie

Se, nonostante la gestione efficiente, la fornitura del servizio universale genera costi che non possono essere coperti, la concessionaria può richiedere una compensazione finanziata tramite un canone riscosso presso tutti i fornitori di servizi di telecomunicazione che realizzano una determinata cifra d'affari. L'importo della compensazione finanziaria è ripartito tra gli operatori in modo proporzionale alla cifra d'affari realizzata con i servizi di telecomunicazione. La concessionaria del servizio universale fino ad oggi non ha mai chiesto una compensazione finanziaria.

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