Nessun aumento dei canoni di ricezione radiotelevisiva
Berna, 18.06.2010 - Per il periodo 2011 - 2014, il Consiglio federale rinuncia ad un aumento dei canoni radiotelevisivi. Riconosce comunque il bisogno di maggiori finanziamenti per la SSR, che possono essere coperti con misure di risparmio in seno all'emittente pubblica, un provvedimento per la liberalizzazione della pubblicità, più efficienza del servizio di incasso e maggiori entrate grazie all'aumento del numero dei contribuenti.
Fabbisogno finanziario della SSR
L'importo dei canoni di ricezione serve in primo luogo a finanziare l'adempimento del mandato di prestazioni della SSR. Per il periodo 2011 - 2014, l'emittente pubblica ha rivendicato un aumento del fabbisogno medio annuo pari a 168 milioni di franchi, dovuto in particolare a costi aggiuntivi per le produzioni proprie, diritti cinematografici e sportivi, incremento del capitale proprio, risanamento della Cassa pensioni e stipendi.
Il Consiglio federale ha esaminato la richiesta e ritiene giustificato un aumento totale di 134,5 milioni di franchi. Ha respinto, invece, le seguenti voci di spesa: 14 milioni di franchi per il risanamento della Cassa pensioni, 16 milioni di franchi per l'aumento del capitale proprio e 3,5 milioni di franchi per altre esigenze di minore portata.
Misure di risparmio e allentamento delle disposizioni in materia di pubblicità
Il Consiglio federale non intende gravare ulteriormente sui consumatori. Ritiene che la SSR debba in primo luogo finanziare l'aumentato fabbisogno attraverso misure di risparmio nell'ordine di 58 milioni di franchi.
A ciò si aggiungono i 6 milioni di franchi in più l'anno previsti con nuove opportunità in ambito pubblicitario. Il Consiglio federale ha permesso, infatti, all'emittente pubblica di innalzare il tempo riservato quotidianamente alla pubblicità dall'8 al 15 per cento del suo tempo d'antenna. Inoltre, le ha concesso di interrompere le trasmissioni al di fuori del prime time, ossia tra le 23 e le 18, ogni 30 minuti. Tra le 18 e le 23, invece, le interruzioni pubblicitarie continuano ad essere ammesse solo ogni 90 minuti. .
Un servizio di riscossione più efficiente
Per coprire l'aumento del fabbisogno finanziario dell'emittente pubblica, si prevedono cambiamenti anche nel sistema di incasso dei canoni di ricezione radiotelevisiva. In futuro, infatti, verrà emessa una sola fattura annua in sostituzione delle attuali quattro fatture trimestrali. Ci si attende in tal modo un risparmio di 10 milioni di franchi l'anno. È lasciata al consumatore la libertà di scelta: chi vuole continuare a pagare secondo il sistema odierno, dovrà accollarsi i costi aggiuntivi, pagando da 5 fino a 10 franchi annui in più. Il Consiglio federale fisserà l'importo esatto nell'ordinanza sulla radiotelevisione.
Maggiori proventi dei canoni radiotelevisivi
Il Consiglio federale ha calcolato un'ulteriore crescita dei proventi dei canoni pari a 64 milioni di franchi, dovuta all'aumento del numero delle economie domestiche e delle imprese soggette al pagamento. Le stime si basano sul sistema attuale, che impone l'obbligo di pagare i canoni a tutte le utenze private e imprese che dispongono di un apparecchio di ricezione.
Benché per le imprese tale obbligo esista da sempre, attualmente solo poche vi assolvono. Ciò dipende anche dall'insufficienza di informazione sull'argomento rilevata presso una parte delle aziende. Si intende colmare queste lacune attraverso una campagna informativa, e andare incontro alle imprese concedendo a quelle che si annunceranno entro fine settembre 2010 di pagare solo dal momento della notifica, e non per il periodo precedente.
Cosa ci si aspetta dalla SSR?
Il Consiglio federale chiede alla SSR di offrire un servizio pubblico di alto livello, sia sul piano editoriale che su quello economico. Ciò significa che le maggiori entrate previste dovranno servire anche a rafforzare le produzioni proprie soprattutto della Svizzera romanda e che l'emittente pubblica dovrà contribuire in maggiore misura allo scambio tra le varie culture del Paese e alla loro reciproca comprensione. Da un punto di vista economico, il Consiglio federale si aspetta che la SSR sfrutti i maggiori introiti ipotizzati per colmare i suoi deficit strutturali e per chiudere in pari i conti del periodo 2010-2014.
Sì all'introduzione online della pubblicità
Il Consiglio federale è sostanzialmente a favore della futura introduzione della pubblicità nell'offerta online della SSR. È infatti dell'avviso che l'emittente possa adempiere al proprio mandato solo raggiungendo il pubblico anche attraverso Internet. Poiché i proventi dei canoni di ricezione sono limitati, è necessario prendere in considerazione la possibilità di un finanziamento almeno parziale dei contributi online attraverso la pubblicità.
Il Consiglio federale è consapevole che questo cambiamento creerà nuova concorrenza tra la SSR e la stampa. Prima di accordare qualsiasi concessione e di definire le relative modalità, l'Esecutivo si aspetta pertanto che la SSR interpelli le case editrici per cercare insieme una soluzione che permetta a ciascuna parte di operare online alle giuste condizioni.
Fabbisogno finanziario totale
La legge sulla radiotelevisione (LRTV) prevede che i proventi dei canoni radiotelevisivi siano destinati, oltre che a soddisfare il fabbisogno finanziario della SSR, anche al finanziamento di altri servizi. Si tratta delle quote dei canoni riservate alle emittenti private, le spese di Billag e dell'UFCOM in relazione all'attività di riscossione, i contributi alla ricerca e allo sviluppo di nuove tecnologie di diffusione, che richiedono in totale ogni anno 1 milione di franchi supplementare.
Procedura
Conformemente ad una raccomandazione del Controllo federale delle finanze del marzo 2006, il Consiglio federale riesamina l'importo dei canoni di ricezione radiotelevisiva ogni quattro anni. In un rapporto del 24 novembre 2009, la SSR ha dichiarato il proprio fabbisogno finanziario; la quota restante viene rilevata d'ufficio dal Consiglio federale.
Ultimo adeguamento dei canoni di ricezione
Il 1° aprile 2007 i canoni di ricezione per il periodo 2007-2011 sono stati accresciuti del 2,5 percento, con un conseguente aumento delle entrate annue pari a 30 milioni di franchi. Insieme ai 31 milioni di franchi aggiuntivi previsti dal Consiglio federale in seguito all'aumento del numero dei contribuenti, si è raggiunto un totale di 61 milioni di franchi in più. Solo 25 milioni, tuttavia, sono stati destinati alla SSR, essendo i restanti 36 milioni riservati agli altri aventi diritto: in particolare, le emittenti private, le cui quote di partecipazione al canone sono cresciute, sulla base della nuova LRTV, da 12 a 50 milioni.
Per le economie domestiche i canoni di ricezione sono passati nel 2007 da 450 a 462 franchi l'anno.
L'indice nazionale dei prezzi al consumo è aumentato del 2,5 percento a partire dal 1° aprile 2007.
Negli ultimi 15 anni in Svizzera si è registrato un aumento moderato dei canoni di ricezione radiotelevisiva. Esso corrisponde in buona parte al rincaro, il che significa che l'aggravio effettivo a carico dei consumatori nel periodo 1995-2009 è stato inferiore all'1 percento.
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Martin Dumermuth, Direttore UFCOM, tel. 032 327 55 50 (servizio stampa)
Pubblicato da
Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni
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