Il Consiglio federale indica misure di sostegno per i media

Berna, 05.12.2014 - I mutamenti strutturali nel settore mediatico continuano, la concentrazione dei media aumenta e gli introiti pubblicitari affluiscono sempre più nel settore on-line. Queste le conclusioni cui giunge il Consiglio federale nel rapporto redatto in adempimento della mozione della Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale. Il rapporto presenta anche i provvedimenti in favore del settore dell'informazione realizzabili a breve termine. Il Consiglio federale esprime tuttavia riserve su una rapida introduzione di nuove misure di sostegno.

Nel suo rapporto "Garantire le funzioni dei media in termini di politica statale e democratica" il Consiglio federale presenta una panoramica del paesaggio mediatico svizzero e indica le possibilità di sostegno ai media. Il Collegio giunge alla conclusione che la concentrazione dei media è in aumento e che gli introiti pubblicitari confluiscono sempre più verso i media on-line a scapito dei tradizionali giornali venduti in edicola e in abbonamento. I giornali locali e regionali minori, in particolare, subiscono una pressione ancora più forte rispetto a qualche anno fa. I grandi editori, diversificando il proprio portafoglio, riescono ad affrontare meglio questi profondi mutamenti strutturali. I prodotti mediatici locali e regionali on-line hanno anch'essi difficoltà ad affermarsi sul mercato dell'informazione. Il rapporto adempie la mozione "Garantire le funzioni dei media in termini di politica statale e democratica", che la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale (CIP-N) ha presentato il 19 gennaio 2012.

Responsabilità del settore dei media

Le rivoluzioni avvenute nel settore dei media obbligano a interrogarsi su modelli di sostegno innovativi. Occorre tuttavia evitare l'introduzione precipitosa di misure di sostegno non collaudate. Il Consiglio federale ritiene che il settore dei mezzi di comunicazione sia in grado di far fronte, in buona misura autonomamente, ai mutamenti strutturali. Nell'eventualità in cui il Parlamento ritenga opportuno sostenere tali mutamenti strutturali, il Consiglio federale illustra nel suo rapporto una serie di opzioni d'intervento attuabili sia a breve che a lungo periodo.

Misure di sostegno realizzabili a breve termine

In una prima fase si potrebbero adottare misure efficaci nell'immediato, che potrebbero essere attuate senza dover passare per lunghe modifiche di legge. A questo proposito, il Consiglio federale valuta l'armonizzazione delle aliquote dell'imposta sul valore aggiunto per i prodotti stampati e per quelli on-line e il rafforzamento dell'impegno a favore della formazione e del perfezionamento professionale degli operatori dei media. In aggiunta vi è anche la possibilità di stanziare un contributo annuo per il servizio di base dell'Agenzia telegrafica svizzera (ats) in lingua francese e italiana.

Fino a quando non vi saranno soluzioni alternative, è opportuno mantenere l'attuale sistema di sostegno indiretto per mezzo della riduzione sui prezzi di distribuzione di giornali e periodici, in modo da non accentuare ulteriormente la pressione sulla stampa. Inoltre è possibile ricorrere maggiormente alle offerte della Commissione per la tecnologia e l'innovazione.

Prospettive a medio e a lungo termine

Sul medio e lungo periodo, il Consiglio federale ritiene che occorra innanzitutto discutere sulla definizione di servizio pubblico nel settore dei media, una questione già sollevata da due interventi parlamentari. In considerazione degli sviluppi intercorsi nel settore dei media, si potrà infine esaminare se, oltre alle offerte radiotelevisive esistenti che già beneficiano dei contributi, sia sensato estendere il sovvenzionamento anche ai media on-line. Un rapporto del Consiglio federale sul servizio pubblico nel settore dei media dovrà essere presentato nel 2016.

Riserve sulla distribuzione di mezzi di sostegno ad opera di una fondazione

Le conclusioni e le proposte del Consiglio federale riprendono in larga misura quelle avanzate dalla Commissione federale dei media (COFEM), pubblicate il 5 settembre 2014. Il Consiglio federale esprime riserve in merito alla proposta della COFEM di istituire una fondazione indipendente dallo Stato con l'incarico di elargire le sovvenzioni. Oltre all'assenza di basi costituzionali per la creazione di una simile fondazione, la proposta solleva anche questioni di ordine organizzativo e di contenuti.


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