Quando la frequenza errata diventa un rischio per la sicurezza

I collaboratori di una società che organizza corsi di guida sentono regolarmente conversazioni via radio di persone che praticano la bicicletta o fanno escursioni. Individuare la fonte di tali interferenze rientra nei compiti dell'UFCOM. Come dimostra un esempio tratto dalla prassi di vigilanza e prevenzione dell'Ufficio, la corretta programmazione di un apparecchio radio svolge un ruolo cruciale nell'evitare interferenze. Se utenti privati o imprese constatano interferenze radio, è loro consigliato di procedere dapprima ad una verifica dei propri impianti e ricorrere a conoscenze specialistiche.

perturbazioni radio

Marco Oggier, Divisione Radio monitoring e impianti

Le radiofrequenze sono un bene pubblico a disponibilità limitata. Il loro impiego è regolamentato e sorvegliato, al fine di garantire il corretto funzionamento dei vari servizi radio. Nell'ambito dei controlli annuali di concessione, l'UFCOM ha effettuato un controllo presso una società privata che fornisce i propri servizi nelle Alpi svizzere. In qualità di titolare di una regolare concessione per apparecchi radio ad uso professionale, durante il controllo la società si è lamentata presso il funzionario inquirente riguardo le importanti  e frequenti interferenze sulle frequenze loro attribuite dall'UFCOM. "Durante lo svolgimento del nostro lavoro, i miei collaboratori ed io sentiamo spesso conversazioni di ciclisti ed escursionisti", ha spiegato il responsabile della società.

Le interferenze radio, un rischio per la sicurezza

La società offre corsi di guida sicura, eventi e spettacoli di guida su un'area di oltre 30 000 metri quadrati, per i quali devono essere rispettati rigorosi criteri di sicurezza. Le installazioni radio sono impiegate per coordinare gli istruttori di guida con i conducenti e per attivare e disattivare in tutta sicurezza un sistema di irrigazione delle lastre di sbandamento, al fine di simulare la guida in caso di maltempo. Le ripetute interferenze radio rappresentavano dunque un crescente rischio per la sicurezza.

Dopo un controllo iniziale in loco della configurazione della rete radio in questione, il funzionario inquirente ha effettuato delle misurazioni su alcuni apparecchi. Da queste è risultato che le radio non erano programmate correttamente. Al posto delle frequenze attribuite dall'UFCOM con la concessione, l'installatore aveva immesso nelle memorie degli apparecchi le frequenze PMR446 libere da concessione. Gli apparecchi PMR446 sono spesso utilizzati per comunicare nel tempo libero, soprattutto nelle regioni alpine durante escursioni, gite in mountain bike, voli in parapendio o per attività di campeggio.

L'UFCOM fornisce assistenza in caso di interferenze

Come dimostra questo esempio, le interferenze sulle frequenze radio non provengono necessariamente da una fonte esterna. In caso di problemi di questo tipo, il proprio impianto radio deve essere controllato in primo luogo da un rivenditore specializzato. Se l'interferenza persiste, è consigliabile segnalarla all'UFCOM il prima possibile. L'Ufficio dispone di un servizio di misurazione (radio monitoring) che ha il compito di individuare ed eliminare le fonti di interferenza. In caso di dubbio e per ulteriori informazioni, gli utenti degli apparecchi radio possono rivolgersi in ogni momento ai suoi specialisti.

L'UFCOM raccomanda di richiedere frequenze ad uso professionale per tutte le attività che esigono sicurezza e affidabilità. La concessione può essere richiesta direttamente compilando il relativo modulo. Ulteriori informazioni sono disponibili qui.

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