Editoriale: La Svizzera in Internet – un porto sicuro?

Delle nuove disposizioni nella legge sulle telecomunicazioni e nelle relative ordinanze permettono una maggiore sicurezza dei nomi di dominio svizzeri .ch e .swiss

René Dönni Kuoni, vicedirettore e capodivisione Servizi di telecomunicazione e posta

Gli ultimi rapporti sulle truffe in Internet danno adito a preoccupazione: attacchi di estorsione con conseguenze per l'approvvigionamento di carburante di interi Paesi, malware che minacciano istituzioni finanziarie o strutture sanitarie, falsi webshop che indeboliscono la fiducia nelle applicazioni del commercio online. Internet può effettivamente essere un luogo pericoloso di cui diffidare. Questa edizione dell' UFCOM Infomailing vuole offrire ai lettori suggerimenti e indicazioni su come utilizzare Internet nel modo più sicuro possibile.

L'UFCOM ha pubblicato video di sensibilizzazione in cui i giovani raccontano le abitudini digitali che scandiscono la loro quotidianità. I filmati hanno lo scopo di fornire spunti di riflessione per venire a patti con il proprio uso delle TIC e adottare un uso responsabile di smartphone, computer e simili.

Le tendenze attuali sono state considerate anche nella legge e nelle ordinanze e così, dal 1. gennaio 2021, è stata potenziata la protezione dei due domini Internet svizzeri ".ch" e ".swiss". Insieme alla Fondazione Switch, vi forniamo una panoramica delle misure di sicurezza che sono ora applicate agli indirizzi Internet ".ch" e ".swiss".

La criminalità informatica è un fenomeno mondiale che purtroppo non si ferma davanti ai domini Internet svizzeri. Al fine di ostacolare possibili abusi, l'ufficio di registrazione dei domini .ch ha ora la possibilità, ad esempio in caso di sospetto abuso, di attivare un nome di dominio solo dopo che è stata definitivamente verificata l'identità del suo titolare.

Nel caso dei domini .swiss l'attribuzione è in ogni caso vincolata alla verifica dell'identità. In base all'ordinanza, questi indirizzi Internet sono attualmente assegnati solo a imprese e organizzazioni svizzere con una sede amministrativa effettiva in Svizzera. Entrambe le misure sono tese a dare un contributo in termini della cosiddetta "sicurezza by design" e sono completate da una serie di altre misure.

Un cambiamento significativo delle regole e nella pratica è avvenuto a partire dal 1. gennaio 2021 anche nel campo della protezione dei dati inerenti agli indirizzi Internet. Mentre fino al 2018 era possibile ottenere informazioni sui dati personali dei titolari di indirizzi in modo semplice utilizzando la cosiddetta banca dati "Whois", questo è stato vietato dal 25 maggio 2018 dall'organizzazione di gestione Internet ICANN per tutti i domini generici come ".com", ".net" o ".swiss" sulla scia del regolamento generale sulla protezione dei dati dell'UE. Con le disposizioni entrate in vigore all'inizio dell'anno, ai domini con codice del Paese ".ch" si applica ora un quadro giuridico ben definito e chiaro che tiene conto dei legittimi interessi di protezione dei titolari di domini Internet. Vi invitiamo a leggere come l'UFCOM e la Fondazione Switch considerano la nuova situazione giuridica e quali esperienze sono già state raccolte.

Vi auguro una buona lettura e soprattutto una navigazione sicura!

René Dönni Kuoni

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