Ombudscom riconfermato come organo di conciliazione per il settore delle telecomunicazioni

I clienti dei fornitori di servizi di telecomunicazione possono continuare a rivolgersi alla Fondazione ombudscom in caso di bollette eccessive, servizi a valore aggiunto non richiesti o altri servizi contestati. L'organo di conciliazione ufficiale è previsto dalla legge sulle telecomunicazioni, la Fondazione ombudscom continuerà a gestirlo con un nuovo contratto concordato con l'UFCOM valido fino al 31 dicembre 2028.

Corina Casanova, presidentessa del Consiglio di fondazione e Bernard Maissen, direttore dell'UFCOM
Corina Casanova, presidentessa del Consiglio di fondazione e Bernard Maissen, direttore dell'UFCOM

Michael Strasser, Divisione Servizi di telecomunicazione e posta

La Fondazione "Organo di conciliazione per il settore delle telecomunicazioni - ombudscom" funge da intermediario nelle controversie di diritto civile tra i fornitori di servizi di telecomunicazione e i loro clienti qualora non riescano a raggiungere un accordo soddisfacente. Per rientrare nell'ambito di azione, i servizi contestati devono essere stati fatturati da un fornitore di servizi di telecomunicazione o da un fornitore di cosiddetti servizi a valore aggiunto.

Secondo la legge sulle telecomunicazioni, l'UFCOM istituisce un organo di conciliazione o incarica terzi a tal fine. Sulla base di questa disposizione, l'UFCOM ha affidato per la prima volta all'ombudscom l'istituzione e l'esercizio dell'organo di conciliazione per un periodo di cinque anni, dal 1° luglio 2008 al 30 giugno 2013. Da allora il periodo di delega è stato esteso regolarmente per altri cinque anni, l'ultima volta l'8 settembre 2023 per il periodo dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2028.

Le informazioni sulla procedura e sulla prassi dell'ombudscom sono disponibili sul sito web della Fondazione (www.ombudscom.ch).

https://www.bakom.admin.ch/content/bakom/it/pagina-iniziale/l-ufcom/informazioni-dell-ufcom/ufcom-infomailing/ufcom-infomailing-63.html/ombudscom.html