Variate e dinamiche: le radio adempiono il loro mandato – salvo eccezioni

Biel/Bienne, 29.08.2019 - La Svizzera continua a disporre di un paesaggio radiofonico variato e dinamico. Questo è il risultato a cui giunge l'Istituto di ricerca Publicom che ha esaminato nel 2018, su incarico dell'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM), i programmi delle radio SSR nella regione linguistica francese e di tutte le radio locali titolari di una concessione. Gli studi rilevano però anche delle lacune: le radio della RTS forniscono poche informazioni sulle altre regioni linguistiche e alcune radio locali presentano una scarsa cronaca regionale.

In occasione dell'odierna manifestazione del settore radiofonico Swiss Radio Day 19 a Zurigo, l'UFCOM ha pubblicato due nuovi studi. Uno illustra le prestazioni in materia di programmi delle radio della RTS, mentre l'altro delle radio locali concessionarie di tutte le regioni linguistiche. Informazioni dettagliate sugli studi sono disponibili in due schede informative.

Conformemente alle disposizioni di legge, le radio della SSR devono concentrarsi sulla propria regione linguistica e diffondere innanzitutto informazioni regionali, nazionali e internazionali. Publicom dà generalmente buoni voti alle quattro radio di servizio pubblico della RTS (La 1ère, Espace 2, Couleur 3, Option Musique). In base all'analisi, l'informazione di queste radio, in particolare di La 1ère, è molto variata. Oltre ai temi politici, viene attribuita grande importanza ai temi culturali. Per contro le tematiche sportive ed economiche sono meno presenti. I diversi attori e le opinioni sono rappresentati in modo equilibrato. Quando però si tratta di illustrare posizioni controverse in un contesto tematico, i singoli programmi della RTS sono molto diversi.

Poca informazione sulle altre regioni linguistiche

Il mandato d'integrazione della SSR chiede alla RTS di informare anche su quanto succede nelle altre regioni linguistiche. In tale ambito le radio RTS sono ancora in una fase di stallo: soltanto il 6 per cento dello spazio complessivo per l'informazione è dedicato alle altre regioni linguistiche. Quando nei programmi radiofonici della RTS viene riferito qualcosa sulle altre regioni, si tratta quasi esclusivamente della Svizzera tedesca. La Svizzera italiana, secondo quanto riportato da Publicom, viene per la maggior parte ignorata. Più popolare delle altre regioni linguistiche – come già in passato – è ad esempio la Francia.

A seguito di precedenti analisi il Consiglio federale ha nel frattempo reso nettamente più severe le disposizioni della concessione in merito all'informazione sulle altre regioni linguistiche. La nuova concessione è in vigore dal 1° gennaio 2019. Il prossimo esame mostrerà se questa è efficace.

Cronaca delle radio locali variata e orientata ai fatti

Il mandato di programma delle radio locali titolari di una concessione è limitato a sei ore negli orari di massimo ascolto. Sono innanzitutto richiesti servizi informativi variati e rilevanti a livello locale/regionale. Publicom giunge alla conclusione che le radio locali svizzere propongono effettivamente una cronaca variata. Le informazioni su politica, società, cultura e sport assumono un ruolo centrale, la priorità tematica varia a seconda della regione linguistica. Le radio della Svizzera romanda, ad esempio, danno più spazio alla cultura.

Di regola le radio locali offrono una cronaca orientata soprattutto ai fatti. Ossia: contrariamente alle radio della SSR contestualizzano poco gli eventi ed espongono solo in minima parte prospettive diverse su un tema. Ne consegue che utilizzano raramente forme di produzione giornalistica complesse e diffondono informazioni soprattutto tramite annunci, pareri e resoconti. Tra le radio locali ci sono però anche delle eccezioni: alcune radio – come Radio Lac, Radio Chablais o Radio 1 – ricorrono a forme giornalistiche variate. Pertanto offrono al pubblico maggiore orientamento rispetto alle altre radio locali.

Dettagli sugli studi

L'Istituto Publicom ha realizzato su incarico dell'UFCOM entrambi gli studi. Il tempo di riferimento dell'esame era una settimana fittizia nel 2018. Le analisi fanno parte di un progetto di ricerca per lo studio, su base scientifica, dei programmi delle emittenti radiotelevisive svizzere titolari di una concessione o di un mandato di prestazioni. Attraverso la pubblicazione dei relativi risultati si intende stimolare il dibattito pubblico sull'offerta radiotelevisiva in Svizzera.

Le attuali concessioni rilasciate alle radio locali giungono a termine a fine 2019. Il DATEC proroga la concessione su richiesta fino al 2024. Per questa fase il Dipartimento ha precisato singole disposizioni della concessione. Nel mandato di programma delle radio locali commerciali è ora definita, ad esempio, una prescrizione quantitativa minima di 30 minuti di informazione regionale al giorno.


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