Consiglio d'Europa

Il Consiglio d'Europa, con sede a Strasburgo, è stato fondato nel 1949 ed è la più antica organizzazione intergovernativa in Europa con il maggior numero di membri. I suoi temi centrali sono la difesa e la promozione dei diritti umani, della democrazia e dello stato di diritto.

Oggi, il Consiglio d'Europa è composto da 47 Stati membri - compresa la Svizzera – e conta una popolazione totale di oltre 800 milioni di persone. Nel quadro di tale Consiglio sono conclusi accordi intergovernativi come la Convenzione europea dei diritti dell'uomo (CEDU), tesi a proteggere le conquiste in materia di diritti umani e promuovere il progresso sociale ed economico. In questo contesto, il Consiglio d'Europa si interessa anche dell'impatto della digitalizzazione sui diritti umani (in particolare la libertà d'espressione e d'informazione e la protezione dei dati), delle trasformazioni in atto nel paesaggio dei media e della formazione democratica delle opinioni.

Valenza per la Svizzera

Nel 1963 la Svizzera è entrata nel Consiglio d’Europa, diventandone il 17° membro. Il Consiglio d'Europa è un'organizzazione molto importante per la Svizzera, poiché definisce i principi centrali nel campo dei diritti umani, dello Stato di diritto e della democrazia su cui si basa la legislazione nazionale. Queste basi possono essere costituite da accordi vincolanti (come la Convenzione sulla protezione dei dati o la Convenzione sulla criminalità informatica) o da strumenti non vincolanti, a cui si riferisce anche la Corte europea dei diritti dell'uomo nella sua giurisprudenza. La Svizzera partecipa molto attivamente ai lavori del Consiglio d'Europa.

Delle oltre 200 convenzioni del Consiglio d'Europa, la Svizzera ne ha finora ratificate oltre la metà. Una delle più importanti è la Convenzione europea dei diritti dell'uomo (CEDU), che permette agli individui di appellarsi alla Corte europea dei diritti dell'uomo a Strasburgo.

Ruolo dell'UFCOM

L'UFCOM è un membro attivo del Comitato direttivo sui media e la società dell'informazione (CDMSI) del Consiglio d'Europa. Il compito del CDMSI è quello di elaborare norme intergovernative nei settori dei media e della sfera pubblica democratica, della società dell'informazione e della protezione dei dati e di assistere il Comitato dei ministri in tutte le questioni che rientrano nelle sue competenze. Il CDMSI elabora raccomandazioni e buone pratiche (ad es. raccomandazioni tese a rafforzare un sistema mediatico democraticamente controllato e pluralistico, sul ruolo dei media online o sulla responsabilità degli intermediari Internet) e organizza conferenze e incontri per scambiare informazioni ed esperienze. Il CDMSI comprende esperti dei vari Stati membri del Consiglio d'Europa e osservatori di Stati non membri, nonché organizzazioni intergovernative, aziende e ONG interessate.

Per molti anni, l'UFCOM ha svolto un ruolo significativo nel plasmare il lavoro del CDMSI (e dei suoi comitati predecessori CDMM e CDMC). Ne ha detenuto la presidenza dal 2018-2019 e la vicepresidenza nel 2014 e nel 2020-2021. Inoltre, è attivo in vari gruppi di esperti del CDMSI e ne ha presieduti diversi. L'UFCOM partecipa anche attivamente ai negoziati sui risultati delle conferenze ministeriali del CDMSI, che stabiliscono la direzione dei lavori del Comitato nei prossimi anni.

Dal 2019 l'UFCOM - in collaborazione con la Direzione del diritto internazionale del DFAE e l'Ufficio federale di giustizia - rappresenta la Svizzera nel Comitato ad hoc sull'intelligenza artificiale (CAHAI). Il mandato del CAHAI è di esaminare la fattibilità di un quadro giuridico sull'intelligenza artificiale all'interno del Consiglio d'Europa e di proporre possibili elementi per strumenti vincolanti e non vincolanti. I negoziati su un tale quadro giuridico saranno (poi) condotti a partire dal 2022.

Infine, la Svizzera lavora da anni in stretta collaborazione con il Consiglio d'Europa per introdurre adeguatamente i temi dei diritti umani, dello Stato di diritto e della democrazia nei forum internazionali di dialogo su Internet e nella governance digitale (UN IGF, EuroDIG, ecc.). 

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